Attraverso un semplice ma significativo intervento sulla condotta idrica, che alimenta i serbatoi comunali, dai quali viene erogata l’acqua pubblica ai cittadini di Mistretta, è stato possibile recuperare diversi metri cubi in più di acqua, da distribuire all’utenza, senza alcuna spesa per la movimentazione del prezioso liquido da parte del Comune.
E’ quanto è stato dimostrato ieri, con una semplice manovra eseguita dagli operai comunali dell’Ufficio acquedotto, coordinati dal capo squadra Alfio Mirenda, su indicazioni del neo eletto Sindaco, Tatà Sanzarello, nel corso di una prova tramite la quale è stato possibile accertare una maggiore entrata di acqua nell’acquedotto. Lo scorso martedì, all’indomani del risultato elettorale, il primo cittadino del Comune di Mistretta, proprio come annunciato in campagna elettorale, ha fatto un sopralluogo nei serbatoi comunali, nella camera di riunione e in qualche sorgente per cercare di rendersi conto dello stato in cui versa l’intera rete idrica che, pare, non riesca a convogliare l’acqua necessaria nelle vasche comunali determinando, nel periodo estivo-autunnale, la crisi idrica che affligge la comunità.
In loco, il neo Sindaco, accompagnato dal consigliere Sebastiano Di Franco, si rende conto che l’acqua proveniente dalle montagne, che arriva nella camera di riunione in contrada “Mirio”, viene trasferita ai serbatoi comunali utilizzando una delle due condotte. Una vecchia condotta risalente agli inizi degli anni 60 che, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti. Una condotta vetustà, in ghisa, lunga circa 3 chilometri, che non riesce a supportare la pressione di migliaia di litri di acqua spaccandosi di continuo, determinando, per gli interventi di riparazioni localizzati, un aggravio di spesa, per le casse dell’ente Comune che, conti alla mano, si aggira intorno alle 20 mila euro all’anno. Tra l’altro l’acqua trasferita tramite tale conduttura, viene convogliata al “serbatoio basso”, nei pressi della circonvallazione, dal quale, con l’ausilio di pompe di sollevamento idriche, e un cospicuo impiego di energia elettrica (per circa 8 mila euro l’anno), viene trasferita al “serbatoio alto”, collocato più a monte, per la distribuzione tramite una rete di collegamento interna. Nel 2021 per la sola manutenzione delle pompe di sollevamento il Comune di Mistretta a speso oltre 12 mila euro.
La camera di riunione, in contrada “Mirio”, è adiacente al bottino nel quale passa la nuova condotta, in ghisa sferoidale, realizzata negli anni 90, che ha una portata, a pieno regime, di 18 litri di acqua al secondo. Tenendo conto del dislivello, la differenza di quota tra due punti, “serbatoio alto” (a 1005 metri) e la camera di riunione (1030 metri), viene fatta una prova. Utilizzando un bypass l’acqua proveniente dalle contrade Pomiere, Mascellino, Fontanafredda, Zotta dell’orso, Gianferraro… che arrivava al “serbatoio basso” tramite la vecchia conduttura, viene trasferita nel bottino collegato al nuovo condotto collegato al “serbatoio alto”, mai utilizzato. Risultato? Non solo al “serbatoio alto” l’acqua arriva senza alcun problema, ma viene registrata un maggior numero di metri cubi in entrata, rispetto alla quantità che arrivava al “serbatoio basso”. E’ chiaro che i metri cubi di acqua in più registrata in entrata al “serbatoio alto”, utilizzando il condotto realizzato negli anni 90, sono quelli che si disperdevano nel sottosuolo per le perdite della vecchia conduttura in ghisa.
Quindi più acqua, che arriva per caduta (e per caduta verrà redistribuita agli utenti) e a zero spese di gestione, considerato che il Comune di Mistretta non dovrà più utilizzare le pompe di sollevamento, non dovrà più fare manutenzione alle stesse, non dovrà più intervenire con pronti interventi costosissimi sulla vecchia condotta colabrodo. Parliamo di un risparmio annuo, per le casse del Comune, che si aggira intorno alle 30 mila euro. Sanzarello, considerato che ha dato lui disposizione di provare a trasferire l’acqua con la nuova conduttura, riuscendo ad ottenere utili vantaggi per il Comune e la Comunità, è “n’arca di scienza”? No! Almeno per ciò che concerne l’argomento trattato. Sanzarello ha solo creduto che la cosa potesse funzionare e ha dato indicazioni seguendo i suggerimenti degli esperti. Gli stessi esperti che hanno sempre suggerito la stessa soluzione all’ufficio tecnico del Comune di Mistretta che, invece, riteneva impossibile far arrivare l’acqua dalla contrada “Mirio” al “serbatoio alto”.
Ma c’è dell’altro. L’Amministrazione Sanzarello, ancora in fase d’insediamento, ci risulta abbia contattato l’Ente Sviluppo Agricolo chiedendo l’invio di mezzi e uomini per sistemare tutte le strade di campagna, oggi impraticabili, che portano ai castelletti – quelle costruzioni che custodiscono le sorgive – che potranno poi essere raggiunti agevolmente e avviare una manutenzione straordinaria degli stessi già a partire dalla prossima primavera. L’E.S.A. ha accolto la richiesta a patto e condizioni che del gasolio destinato ai mezzi se ne facesse carico il Comune. Giovedì cominciano i lavori.