Mistretta, la presunta truffa degli impianti fotovoltaici a costo zero
Sono tante le famiglie di Mistretta, e del circondario, che nei giorni scorsi sono state costrette, dalle circostanze, a rivolgersi ad un legale per avanzare proposta mediativa nei confronti di un’azienda che si avvale, per l’attività di commercializzazione di impianti fotovoltaici, di una rete di agenti che operano sull’intero territorio nebroideo.
Da quanto siamo riusciti a sapere, pare che diversi soggetti, facenti capo a questa società, che appunto si occupa di energie rinnovabili, in qualità di agenti intermediari della stessa, promettevano l’installazione di impianti fotovoltaici a costo zero inducendo i malcapitati alla sottoscrizione di contratti di fornitura ed installazione degli impianti e di contratti di finanziamento, accessori, anche mediante la descrizione ingannevole dei vantaggi economici derivanti dall’acquisto dell’impianto, del prezzo e delle modalità di pagamento dello stesso.
Nel corso della visita presso il domicilio dei consumatori, gli agenti di vendita presentavano l’impianto fotovoltaico come idoneo ad assicurare un’autonomia energetica della propria abitazione e prospettavano la convenienza dell’acquisto, affermando che l’installazione dell’impianto non avrebbe avuto alcun costo per il consumatore, in quanto le spese dell’impianto sarebbero state compensate con le detrazioni fiscali e con gli introiti derivanti dall’immissione in rete dell’energia prodotta dall’impianto stesso.
Ai potenziali clienti veniva spiegato che le spese a loro carico sarebbero state irrisorie poiché ogni mese Enel avrebbe versato loro il denaro frutto dell’energia prodotta dai pannelli e scambiata sul posto. Con questi soldi le famiglie avrebbero potuto pagare, tanto era il profitto, le rate del finanziamento servito all’acquisto dell’impianto. Non solo, gli agenti andavano anche oltre e assicurando che le spese reali delle future bollette Enel sarebbero state irrisorie: in pratica, avrebbero pagato solo gli oneri di sistema e le tasse. Inoltre, gli agenti omettevano di informare il consumatore circa l’esistenza di un ulteriore contratto accessorio di finanziamento, oneroso e collegato al contratto di acquisto dell’impianto fotovoltaico.
Ma non finisce qui. Nel corso della visita al domicilio i venditori – dalle informazioni da noi raccolte – sottoponevano ai futuri clienti una modulistica che viene loro descritta come un preventivo. In realtà, il modulo sottoscritto dai consumatori, denominato “Proposta di adesione”, costituisce un atto negoziale vincolante per questi ultimi. Unitamente alla proposta gli agenti proponevano la sottoscrizione di altri moduli, relativi alla richiesta del contratto di finanziamento, senza fornire al riguardo adeguate informazioni e, in alcuni casi, senza che di questi venisse rilasciata copia sottoscritta dal cliente.
Le tante, troppe anomalie, e la mancanza di riscontri da parte dei rappresentanti dell’azienda, che proponeva l’imperdibile e convenientissimo affare, alle parecchie domande dei clienti sottoscrittori di contratti, da vita ad un’azione collettiva. Queste famiglie avviano un’azione legale delegando l’avvocato Pippo Martino il quale, prima di inoltrare formale denuncia alle Autorità competenti, in accordo con gli assistiti, ha provveduto ad avanzare, alla società del settore delle rinnovabili, una proposta mediativa, chiedendo come risarcimento del danno cagionato, 6 mila euro di risarcimento, per ogni singolo assistito.