Nell’Ambito delle attività di Educazione alla Legalità, gli alunni dell’Istituto d’istruzione Superiore “Alessandro Manzoni” di Mistretta, nella giornata di ieri, hanno partecipato presso il cine-teatro “Falcone -Borsellino” di Mistretta alla conferenza, “Insieme per la Legalità-il valore della scelta – il protocollo Antoci e la legge nazionale”.
Dopo i Saluti del dirigente scolastico Antonietta Emanuele e del sindaco Sebastiano Sanzarello, hanno preso la parola il Stello Vadalá dirigente dell’Ufficio VIII Ambito Territoriale di Messina, il capitano Francesco Marino, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mistretta, Andrea Apollonio Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Giuseppe Antoci già Presidente del Parco dei Nebrodi e autore del “Protocollo Antoci” che ha letteralmente affascinato, con il suo racconto, la giovane platea.
“Da anni tutti i capi mafia siciliani incassavano milioni di euro di Fondi Europei per l’agricoltura senza colpo ferire, e mentre gli agricoltori venivano intimiditi, affinché non partecipassero ai bandi pubblici per l’affitto dei terreni, mentre magistrati e uomini dello Stato cadevano sotto i colpi di cosa nostra, mentre si piangevano i morti delle stragi, mentre accadeva tutto questo, loro se la ridevano ed incassavano fondi pubblici con rendimenti che superavano anche il 2.000 per cento: altro che mercato delle droga! Per anni hanno autocertificato di essere a posto con le norme antimafia e dunque incassavano fondi pubblici – continua Antoci — ma dopo la creazione del mio protocollo di Legalità, oggi legge dello Stato, a questo business rapido e senza rischi è stato messo un argine. Ma tutto ciò poteva essere senz’altro evitato, bastava solamente che ognuno avesse fatto il proprio dovere…solo quello. Oggi con il recepimento del Protocollo di Legalità nel nuovo Codice Antimafia, lo Stato ha vinto: se ne facciano una ragione i mafiosi. Adesso tocca a Voi, Giovani! A voi che non siete il futuro, siete il presente, di questo paese! Dovete agire con consapevolezza per cambiare le cose”.
La dottoressa Cosima Di Stani, Prefetto di Messina, ha concluso i lavori portando la testimonianza sincera ed emozionante di donna delle Istituzioni e testimone della notte buia della Repubblica. Un incontro, importante e particolarmente significativo, ha rimarcato il sindaco Sanzarello che riveste un’importanza fondamentale nel particolare momento storico dal quale il comune è appena uscito.
L’auspicio della dirigente Emanuele è che i giovani prendano consapevolezza del contributo che ognuno può dare, scegliendo, all’interno della società, la parte giusta dalla quale stare. “Il compito della scuola è questo: stimolare nei giovani la partecipazione e l’impegno civile indicando loro i valori in cui credere, che sono i valori fondanti della legalità, dell’impegno, della scelta, della partecipazione, della solidarietà e della democrazia.”