Trafugata dalla chiesa Santa Maria di Gesù di Mistretta un reliquiario in argento e rame, che custodiva ed esponeva le reliquie di San Francesco. L’ammanco è stato scoperto qualche settimana a dietro da padre Stefano Brancatelli, Direttore ufficio Beni Culturali della Diocesi di Patti, in visita pastorale nella città amastratina, il quale ha subito avvisato il legale responsabile della Parrocchia che ha provveduto a presentare denuncia di furto presso la locale Compagnia Carabinieri, sovraintesa dal capitano Silvio Imperato
L’oggetto sacro, risalente al periodo compreso tra il 1600 e il 1700, registrato nel libro degli inventari delle Chiese di Mistretta, redatto dal professore Giovanni Travagliato, risulta iscritto nel Catalogo generale dei beni culturali. Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta per cercare di dare un volto agli autori del furto che potrebbero già aver piazzato il reliquiario sul mercato nero degli oggetti sacri di antiquariato o su siti web dedicati all’e-commerce. Oltre ai militari della Compagnia amastratina è stato interessato della vicenda il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) che tratta in dettaglio, tra gli altri, il fenomeno dei furti di beni culturali, una delle più gravi forme di aggressione al patrimonio del Paese. I dati acquisiti verranno infatti incrociati con quelli presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma – Sezione Elaborazione Dati, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo. Ovviamente dei fatti è a conoscenza anche la Prefettura di Messina proprietaria della chiesa di Santa Maria, immobile appartenente al patrimonio del Fondo edifici di culto