E’ stato materialmente “scippato” dalla bocca di una volpe che lo aveva già azzannato alla gamba sinistra, il giovane Airone cenerino salvato, nella serata di ieri, da un volontario dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Mistretta che, percorrendo la SS 117 tra Mistretta e Nicosia, nei pressi del lago Urio Quattrocchi, si è imbattuto nella raccapricciante scena.
Antonino Presti, a bordo della propria autovettura, nota sul ciglio della strada il giovane esemplare appartenente alla famiglia di uccelli dell’ordine dei Pelecaniformes, che cercava di divincolarsi dalla presa di una volpe. Si avvicina mettendo in fuga il predatore, recupera l’uccello spaventato e ferito portandolo a casa per disinfettargli la lesione.
L’Airone rimane per l’intera notte sotto custodia del volontario dei VVFF che si prende cura dell’animale accudendolo e rifocillandolo. Stamattina l’uccello viene portato al Distaccamento del Corpo Forestale di Mistretta, sovrainteso dall’ispettore superiore Sebastiano Giordano. Preso in carico dagli agenti forestali l’esemplare di Airone cenerino viene sottoposto a visita veterinaria a seguito della quale la dottoressa Muglia, dell’ASP di Mesina, diagnostica una frattura all’articolazione della zampa sinistra. Accertate le problematiche e appurata l’esigenza ricoverare il giovane uccello, viene contattato il Centro Recupero Fauna di Messina dove l’Airone è stato trasferito con mezzi e uomini del Corpo Forestale regionale.
La specie a cui appartiene l’esemplare di Airone ritrovato e tratto in salvo è più grande d’Europa. Si tratta di uccelli che è possibile vedere soprattutto al nord, lungo i fiumi della Pianura Padana, dove sono concentrate molte delle sue colonie, ma anche tra le risaie del Piemonte e della Lombardia. In Italia la specie è parzialmente sedentaria e nidificante.
È la specie di Airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è possibile incontrarlo anche oltre il Circolo Polare Artico. In generale predilige le pianure, ma può vivere benissimo anche a 2000 metri sul livello del mare. Ama le zone umide d’acqua dolce, le cave d’argilla, le aree lagunari e le valli da pesca, nella maggior parte dei casi con ricca vegetazione riparale, costituita da boschi di pioppo e salice. Si distingue dagli altri aironi per le sue grandi dimensioni: da adulto può raggiungere infatti i 90-98 centimetri e il suo peso può variare da 1 a poco più di 2 kg. Anche l’apertura alare è molto ampia (fino a 170 cm).