È polemica a Mistretta sull’aumento delle indennità di carica di Sindaco, vicesindaco e assessori comunali, disposto retroattivamente a far data dal mese di gennaio 2022, attraverso una delibera di Giunta.

La scelta di aumentare i compensi dell’esecutivo, in un periodo in cui le famiglie e le imprese amastratine faticano a trovare i soldi per pagare la Tari, versare il saldo Imu, in cui molti vivono le difficoltà eccezionali legate al caro bollette, ha fatto storcere il muso a tanti cittadini mistrettesi. “Sindaco e Giunta si sono fatti il regalo di Natale” – ha avuto modo di affermare qualcuno.

Vediamo quanto percepirà l’esecutivo per il triennio 2022 – 2024 e quali sono stati gli aumenti. L’indennità lorda del Sindaco passa da € 2169,12 a € 3036,00. Il vice sindaco, la cui indennità di funzione corrisponde al 20% di quella del Sindaco, da € 390,831 incasserà € 607,00. Gli assessori, con indennità di funzione al 15% rispetto a quella del primo cittadino, percepiranno  € 455,00 anziché  € 292,831. Le indennità di funzione sono ridotte del 50% per i lavoratori dipendenti che non hanno chiesto l’aspettativa.

L’aumento dell’indennità di carica, deliberata dalla Giunta comunale di Mistretta, è più che legittima. La legge 13 del 25 maggio 2022 prevede che per gli Enti locali della regione, a decorrere dalla data di entrata in vigore della stessa legge, possono applicare aumenti, ma con oneri a proprio carico. La Giunta ha scelto di aumentare le indennità, ma avrebbe potuto non farlo.

Capiamo che chi affronta giornalmente problemi collettivi nella sfera pubblica svolge un’attività politica che comporta oneri e costi, ma analizzando la questione, la quale più che economica, considerato l’esiguo aumento dell’indennità, gira attorno a principi e giudizi di ordine morale, non possiamo che essere d’accordo con i cittadini amastratini i quali sull’aumento dell’indennità affermano che il provvedimento cade nel momento forse più inopportuno