Manca il minimo requisito di sicurezza, per gli automobilisti in transito, nella Strada Provinciale 176 che collega il piccolo centro di Castel di Lucio a Mistretta, nel tratto di provinciale compreso tra il km 37,800 e il km 38,100, interessato da una serie di frane.
A parte i metri cubi di terra che si sono riversati sul piano stradale, con colate rapide di detriti fangosi, prontamente rimossi per consentire il transito veicolare, altra terra, e parte del costone roccioso scollato dalla montagna, è ora pericolante e condiziona il pendio soggetto a ulteriori fenomeni di instabilità e movimenti. Senza contare che in parte del tratto interessato manca la barriera di sicurezza rappresentata dai guard-rail.
Ieri l’area è stata oggetto di sopralluogo da parte della Protezione Civile e dai tecnici del Comune di Mistretta. In queste ore l’architetto Maurizio Venuto, il funzionario del Dipartimento di Protezione Civile di Messina, sta relazionando sull’ipotesi di chiusura della strada.
Ancora a Mistretta, uno smottamento nella zona più a nord dell’area artigianale, mette in serio pericolo parte del cosiddetto Piano Insediamento Produttivo, realizzato negli anni 90 per accogliere attività artigianali, industriali e commerciali. GUARDA IL VIDEO.
Un piano di zonizzazione che, per varie vicissitudini, fatte le dovute in proporzioni, è costato al Comune di Mistretta tanto quanto è costata all’Italia la guerra d’Etiopia. La parte interessata dallo scivolamento, che, dalle informazioni in nostro possesso, pare non sia mai stata collaudata, qualche anno dopo il completamento Piano Insediamento Produttivo era stata già oggetto di d’intervento urgente a seguito di un cedimento strutturale dell’area.