Al Comune di Castel di Lucio esplode un caso politico: la decisione di attuare una mobilità interna temporanea tra due dipendenti comunali si rivela ben più di una semplice misura organizzativa. Con provvedimenti che l’opposizione definisce “opachi” e “politicamente motivati”, la vicenda alimenta forti tensioni tra l’Amministrazione guidata dal Sindaco Giuseppe Francesco Giordano e il gruppo consiliare Progetto Comune 2023.
Il 30 ottobre 2024 il Segretario Comunale ha disposto un trasferimento temporaneo di due dipendenti. La manovra, ufficialmente giustificata da “necessità di servizio”, ha però immediatamente sollevato dubbi di opportunità e legittimità:
Questo “scambio di ruoli”, oltre a mettere in crisi la funzionalità degli uffici, secondo Progetto Comune 2023 ha il sapore di un palese spoil system, mascherato da esigenza tecnica.
Il gruppo consiliare Progetto Comune non le manda a dire. Nel comunicato del 22 novembre, accusa apertamente il Sindaco e la sua amministrazione di aver utilizzato una presunta riorganizzazione per favorire una persona vicina al primo cittadino, a scapito di un’amministrazione efficiente.
“È ridicolo pensare che in un piccolo Comune come il nostro il Segretario Comunale decida in autonomia queste manovre,” si legge nel comunicato. “Queste sono scelte politiche, e la loro natura è evidente: svuotare gli uffici strategici per sistemare figure care alla maggioranza.”
Tra le critiche principali mosse dall’opposizione:
Dal canto suo, il Sindaco Giordano si trincera dietro spiegazioni tecniche, parlando di una misura necessaria per rispondere alle pressanti richieste degli Uffici Tributi e Finanziario. Si affretta poi a elogiare le competenze e l’esperienza di sua sorella, come se un curriculum ben descritto potesse giustificare ogni decisione.
Ma le sue parole non convincono l’opposizione, che definisce la risposta del primo cittadino “una cortina fumogena per nascondere scelte politiche mascherate da atti tecnici”.
Nonostante le dichiarazioni di facciata, le conseguenze per i cittadini sono evidenti. Servizi fondamentali come la mensa scolastica e l’assistenza per gli anziani, che avrebbero già dovuto essere operativi, sono in ritardo. E mentre gli uffici arranca, l’opposizione sottolinea come “la priorità dell’amministrazione sembra essere l’equilibrio politico interno, non il benessere della comunità.”
Le modalità e il tempismo del provvedimento lasciano pochi dubbi: l’attuale amministrazione sembra aver inaugurato un modello di gestione che premia fedeltà e legami familiari, sacrificando l’efficienza e la professionalità.
“Questa non è amministrazione, è propaganda personale con strumenti pubblici, e i cittadini ne stanno pagando il prezzo.”
Mentre il termine della mobilità provvisoria si avvicina, l’opposizione promette di mantenere alta la pressione. “Le bugie dell’amministrazione non resisteranno all’evidenza dei fatti, e continueremo a lottare per la trasparenza e l’equità a Castel di Lucio,” conclude Progetto Comune 2023.
Il prossimo consiglio comunale potrebbe rappresentare il teatro di un confronto definitivo. Ma una cosa è certa: la fiducia nell’attuale amministrazione è seriamente compromessa, e a risentirne sono, ancora una volta, i cittadini.
Intanto la dipendente penalizzata ha inviato una diffida per il tramite della UIL a revocare la mobilità per demansionamento. Mentre la responsabile dell’area contabile ha rifatto una nuova determinazione modificando la precedente sulle mansioni attribuite alla dipendente in mobilità e sembra che fatta la determina si sia dimessa.