Rosario Sidoti, sindaco di Montagnareale, resta agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Messina che ha rigettato l’istanza di revoca presentata dal primo cittadino, raggiunto dalla misura cautelare perché coinvolto nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Patti, che lo accusa di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.
Oltre al sindaco di Montagnareale, che proprio a seguito dell’esecuzione dell’ordinanza è stato sospeso dal Prefetto di Messina, altri nove indagati, suoi familiari, sono stati raggiunti da interdittiva di esercizio per un anno dell’attività d’impresa. Per loro le discussioni al Riesame sono fissate nei prossimi giorni.
Oltre a Rosario Sidoti, sono stati raggiunti dalla misura interdittiva Antonino Sidoti, Vincenza Milici, Anna Sidoti, Antonio Napoli, Maria Sidoti, Vincenzina Sidoti, Tindara Federico, Cinzia Blandano ed Irene Sidoti. Tutti si erano avvalsi della facoltà di non rispondere agli interrogatori di garanzia.