Stiamo parlando di 75 decessi al mese, circa 17 alla settimana. Sono 346 gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro e 104 quelli in itinere.
La situazione è sempre più drammatica per l’osservatorio Vega Engineering per l’elevata incidenza di mortalità dei giovanissimi con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. Il livello d’emergenza è elevato ancora per i lavoratori stranieri: il loro rischio di infortunio mortale è quasi doppio rispetto agli italiani, con un’incidenza di mortalità di 25,3 contro il 13,8 degli italiani.
Sul podio dell’insicurezza in zona rossa ci sono: Umbria, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. questa è la prima istantanea della mappatura dell’emergenza dell’osservatorio Vega Engineering che aiuta a capire dove i lavoratori hanno rischiato maggiormente la propria vita da gennaio a giugno 2023. In zona arancione: Valle D’Aosta, Campania, Calabria, Sicilia, Piemonte e Puglia. In zona gialla: Veneto, Lombardia, Lazio, Marche, Emilia Romagna e Liguria. In zona bianca: Sardegna, Basilicata, Toscana e Molise.