Morto il giornalista Mario Sconcerti
17/12/2022
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 74 anni il giornalista Mario Sconcerti. A darne notizia il Corriere della Sera, di cui era editorialista. Sconcerti era ricoverato da qualche giorno per accertamenti di routine: “Fino a venerdì ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme più prestigiose. Sconcerti è stata una delle firme storiche del giornalismo sportivo italiano” l’annuncio del Corsera.
Nato a Firenze il 24 ottobre 1948, Mario Sconcerti aveva iniziato la sua carriera giornalistica proprio nella sua città, nella redazione locale del “Corriere dello Sport”. Passa poi in quella di Milano e quindi, a metà degli anni settanta, nella redazione centrale di Roma. Dopo essersi occupato inizialmente di calcio, segue per alcuni anni il ciclismo fra Giri d’Italia, Tour e classiche, quindi nel ’79 accetta di occuparsi delle pagine sportive di “Repubblica”, appena fondato da Eugenio Scalfari. Dopo una parentesi da vicedirettore della “Gazzetta dello Sport” a fine anni Ottanta, torna a “Repubblica”, quindi le direzioni del “Secolo XIX” e, dal 1995 al 2000, del “Corriere dello Sport”.
Per lui anche un coinvolgimento diretto nel mondo del calcio: Vittorio Cecchi Gori lo nomina dirigente della sua Fiorentina, incarico ricoperto per sette mesi (“i sette mesi più belli della mia vita”, dichiarò una volta Sconcerti), durante i quali porta sulla panchina viola per la sua prima esperienza da allenatore Roberto Mancini. Lasciata la società gigliata, intraprende la carriera di commentatore tv fra Stream e Sky Sport. Dal 2006 diventa la prima firma sportiva del “Corriere della Sera”, proseguendo al contempo alcune collaborazioni come quella con “Radio Radio” e, in tv, con Rai prima e Mediaset poi.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Nato a Firenze il 24 ottobre 1948, Mario Sconcerti aveva iniziato la sua carriera giornalistica proprio nella sua città, nella redazione locale del “Corriere dello Sport”. Passa poi in quella di Milano e quindi, a metà degli anni settanta, nella redazione centrale di Roma. Dopo essersi occupato inizialmente di calcio, segue per alcuni anni il ciclismo fra Giri d’Italia, Tour e classiche, quindi nel ’79 accetta di occuparsi delle pagine sportive di “Repubblica”, appena fondato da Eugenio Scalfari. Dopo una parentesi da vicedirettore della “Gazzetta dello Sport” a fine anni Ottanta, torna a “Repubblica”, quindi le direzioni del “Secolo XIX” e, dal 1995 al 2000, del “Corriere dello Sport”.
Per lui anche un coinvolgimento diretto nel mondo del calcio: Vittorio Cecchi Gori lo nomina dirigente della sua Fiorentina, incarico ricoperto per sette mesi (“i sette mesi più belli della mia vita”, dichiarò una volta Sconcerti), durante i quali porta sulla panchina viola per la sua prima esperienza da allenatore Roberto Mancini. Lasciata la società gigliata, intraprende la carriera di commentatore tv fra Stream e Sky Sport. Dal 2006 diventa la prima firma sportiva del “Corriere della Sera”, proseguendo al contempo alcune collaborazioni come quella con “Radio Radio” e, in tv, con Rai prima e Mediaset poi.
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