Motta D’Affermo, pulizia dei corsi d’acqua: “Attiva” sollecita la Regione

Non bisogna necessariamente aspettare che le piogge particolarmente violente causino piene di fiumi e torrenti generando situazioni di pericolo per persone, cose e attività agricole. Occorre intervenire prima ripulendo gli alvei e effettuando la manutenzione degli argini.

E’ quanto denuncia Coordinatore di Attiva Santo Stefano di Camastra, Soccorso Salamone, che pone l’attenzione, in particolare, sulla situazione in cui versa il torrente “San Cataldo”, nel territorio di Motta D’Affermo. Un importante canale d’acqua che negli anni passati, a seguito dello straripamento, ha seminato distruzione, con pesanti danni a cose e persone, lungo tutto il proprio corso. La denuncia del coordinatore locale arriva sino all’Assemblea Regionale Siciliana per il tramite  del deputato regionale Matteo Mangiacavallo che ha presentato formale richiesta di interventi urgenti per la rimozione della vegetazione e dei rifiuti che occupano il greto del torrente.

“Nei giorni scorsi sono pervenute all’indirizzo dell’odierno scrivente diverse segnalazioni da parte dei cittadini del Comune di Motta D’Affermo (ME), i quali riferiscono di avere già in passato comunicato alle locali autorità competenti la presenza di copiosa vegetazione e una ingente quantità di rifiuti accumulatasi nel corso degli anni lungo il letto del torrente San Cataldo. Il sottoscritto ha appreso che nel 1973 si è già verificata una tragica esondazione che ha provocato gravi danni a cose e persone, tenuto conto altresì del fatto che il corso d’acqua in parola attraversa contrada Villa Piana, in territorio di Motta d’Affermo, passando in alcuni suoi tratti in prossimità della zona residenziale e della linea ferrata.

Preso atto che gli ultimi interventi di manutenzione – che hanno interessato sia il tratto del torrente che passa sotto il ponte della ferrovia all’altezza del KM 95 della SS 113 settentrionale sicula, sia la foce del torrente – risalgono a oltre 10 anni fa, appare necessario e urgente intervenire per ripulire il canale, rimuovendo la vegetazione e la grande quantità di rifiuti che ostruiscono il naturale deflusso delle acque”.

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Pubblicato da
Carla Lopes