È nato il primo grifone della stagione riproduttiva 2019 della colonia del Parco dei Nebrodi. Durante i monitoraggi delle nidificazioni degli avvoltoi, presenti nelle pareti rocciose delle Rocche del Crasto e della Vallata del torrente Rosmarino, effettuati nei giorni scorsi per seguire l’andamento delle cove, con grande sorpresa in un nido è stata constatata la presenza di un piccolo grifone. Inizia quindi sempre più in anticipo la riproduzione di questi avvoltoi, come del resto era stato già appurato anche tre anni fa, durante la stagione riproduttiva del 2016, quando i preparativi delle nidificazioni da parte di molte coppie di grifoni erano iniziate precocemente nel mese di dicembre, quindi con un anticipo di circa un mese rispetto agli altri anni.
Spiega lo zoologo Antonio Spinnato che sta seguendo le nidificazioni: “Questo pulcino di grifone riesce ad alzarsi per ricevere le imbeccate da parte dei genitori, pertanto dovrebbe avere almeno 10 giorni; considerato che la cova dura circa 56 giorni, la deposizione dell’uovo in questa nidificazione deve essere avvenuta alla fine di dicembre. Le coppie dei grifoni attualmente seguite sono circa 30, ma negli anfratti delle alte pareti rocciose, siti di nidificazione di questi uccelli necrofagi, quasi ad ogni monitoraggio sono state trovate nuovi nidi, quindi il numero delle coppie riproduttive accertate è in crescita”.
Il direttore dell’Ente Parco Filippo Testagrossa, commentando questi risultati, ha detto: “L’annata riproduttiva dei grifoni è iniziata molto bene; il fatto che ci siano queste nidificazioni così anticipate di circa un mese rispetto agli anni passati, sono dati molto importanti sulla biologia peculiare dei nostri grifoni, che vanno a sommarsi ai numerosi dati che abbiamo raccolto negli anni. Adesso attendiamo con ansia la schiusa dell’uovo con la nascita in diretta web del grifoncino del nido delle Rocche del Crasto telemonitorato, prevista intorno al 25 marzo”.
Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario dell’Ente Parco Luca Ferlito che, come ha appreso la notizia della nascita del primo grifoncino dell’anno, ha commentato: “Questi eventi ci fanno molto piacere e ci teniamo a divulgarli per rendere tutti gli appassionati partecipi di questi risultati, considerato che il grifone è il fiore all’occhiello del Parco dei Nebrodi in quanto la sua presenza nel territorio è il frutto di un progetto di reintroduzione condotto dall’Ente parco negli anni passati, che ha dato ottimi risultati, riconosciuti anche a livello internazionale”.