Nebrodi 2: sessanta gli indagati della maxi inchiesta sulla mafia dei pascoli

di Giuseppe Salerno
22/06/2024

La Direzione distrettuale antimafia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini dell’operazione “Nebrodi 2” che lo scorso febbraio porto all’arresto di 23 persone, 60 indagati e all’emissione di 14 misure interdittive.

L’indagine era culminata il 6 febbraio 2024 con l’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 14 interdittive della sospensione dall’esercizio di attività imprenditoriali. Il Tribunale del Riesame, in seguito, annullò alcune misure. Fu disposto il sequestro preventivo di 369 titoli  AGEA (definiti “tossici”) secondo la Procura acquisiti fraudolentemente e il sequestro per equivalenti somme pari a 764 mila euro sui conti di 8 società, derivanti dalle presunte truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni riguardanti le campagne agricole 2015-2020.

Le persone coinvolte sono tutti appartenenti o indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa “tortoriciana”, e devono rispondere a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione dedita alla coltivazione/acquisto/detenzione/cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente di vario tipo, estorsioni, trasferimento fraudolento di valori, truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, riciclaggio e autoriciclaggio, malversazioni di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.

L’inchiesta “Nebrodi 2” coordinata dal magistrato Vito Di Giorgio, segue l’operazione “Nebrodi 1” scattata 4 anni prima, e si è avvalsa anche delle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, già appartenenti al gruppo mafioso dei “Batanesi”, che ha consentito di ricostruire, l’esistenza di un’associazione operante secondo i canoni mafiosi della “famiglia tortoriciana”.

Soggetti e ditte interessate

Giuseppe Bontempo, Carmelo Bontempo Scavo, Giuseppe Bontempo Scavo, Salvatore Bontempo Scavo, Sebastiano Bontempo Scavo, detto “Piricoco”, Sebastiano Bontempo Scavo, detto “Ppacchiusu”, Antonina Merilin Calà Lesina, Antonino Calabrese, Alfio Cammareri, Paolo Cancelliere, Signorino Conti Taguali, Cesare Costanzo Zammataro, Giuseppe Costanzo Zammataro, detto “Iapicu”. Giuseppe Costanzo Zammataro, detto “Pitrinu”, Giuseppe Costanzo Zammataro (in tutto sono tre questi omonimi ndr), Rosario Attilio Lucio Crascì, Sebastiano Craxì, Salvatore Aurelio Faranda, Antonino Daniele Faranda, Gaetano Faranda, Leone Faranda, Giuseppe Massimo Faranda, Sebastiano Galati Giordano, Vincenzo Galati Giordano, detto “Lupin”, Carmelo Galati Massaro, Salvatore Giglia, Renis Haka, Rosario Iuculano, Basilio Lionetto, Giuseppe Lo Re, Giuseppa Messina, Salvatore Roberto Parlagreco, Alfio Pillera, Andrea Pizzino, Francesco Princiotta, Antonino Puliafito, Giuseppe Silvestro, Alessandro Taranto, Fortunato Taranto, Giuseppe Taranto, Marco Taranto, Giuseppe Furnari, Giuseppe Giletto, Antonino Salvatore Basile Gigante, Rosario Bontempo Scavo, Davide Brugaletta, Maria Destro Mignino, Nicolas Filippo Faranda, Placido Galvagno, Luisa Germanà, Salvatore Giallanza, Salvatore Gulino, Maurizio Antonio Liuzzo Scorpo, Saverio Marcinnò, Marika Messina, Daniele Monastra Ciarello, Carmela Puglisi, Carmelo Vitale, Nunzio Zaiti, Carmelino Zingales

Le 8 ditte

Rinascita società cooperativa agricola di Tortorici, Agrisole società semplice agricola di Torrenova, Società agricola Tirrenia di Caltagirone, Agrinova società semplice di Caltagirone, Le Colline società agricola semplice di Tortorici, Sorgente Ramo società semplice agricola di Tortorici, Campi Verdi società agricola di Tortorici, Agribovini società agricola di Tortorici

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