Nebrodi, blocco delle erogazioni da parte di AGEA: agricoltori furiosi

di Giuseppe Salerno
19/06/2023

Centinaia di aziende agricole e zootecniche ricadenti nel territorio dei Nebrodi, ma anche in tutto il resto della Sicilia, risultano sospese dall’erogazione dei contributi comunitari, con anomalia D12, per dei controlli di secondo livello di AGEA.

Abbiamo raccolto tante lamentele, di altrettanti allevatori, ai quali il mancato introito mette in serio rischio le sorti delle proprie aziende. Ma cosa è successo?

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Gabriella Regalbuto, esperta del settore e responsabile del dipartimento agricoltura di Fratelli d’Italia per la provincia di Messina:

 “Come sappiamo per poter accedere ai contributi comunitari è necessario dare mandato ad un Centro di Assistenza Agricola (CAA). Questi centri sono oggetto di controllo da parte di AGEA; purtroppo nell’ambito dei controlli di secondo livello sono emerse alcune criticità nella gestione dei fascicoli aziendali. AGEA, preventivamente, ha sospeso tutte le aziende che avevano dato mandato al suddetto CAA, anche se nel frattempo le stesse aziende avevano revocato quel mandato e incaricato altri centri di assistenza agricola. Il risultato è che centinaia di aziende siciliane sono bloccate. Non solo non percepiscono i contributi del primo pilastro (domanda unica per esempio) ma non possono portare a termine i progetti di PSR Sicilia in quanto la sospensione riguarda anche l’erogazione di qualsivoglia contributo, anche dei sal e dei saldi.”

Quale azione è possibile intraprendere a questo punto?

“La questione è stata posta all’attenzione dei Dirigenti AGEA e dei nostri rappresentanti politici e in sinergia con Roma stiamo tentando di avere delle risposte e dei tempi certi di risoluzione delle anomalie. Non è più tollerabile che per ogni questione, ogni incongruenza, ogni dubbio, AGEA blocchi unilateralmente le erogazioni dei contributi. Il 99% delle posizioni D12 che ho trattato fino ad ora si sono risolte in una bolla di sapone ma hanno portato, almeno per la metà delle aziende da me difese, alla chiusura del fascicolo aziendale perché nelle more della soluzione della problematica le aziende hanno accumulato debiti e ritardi che hanno portato al fallimento.”

Quali soluzionei a suo modo di vedere, potrebbero essere adottate per evitare spiacevoli inconvenienti, come questi, per il futuro?

“Il sistema D12 va riformato; non è più tollerabile un potere “inquisitorio” di tale portata, le nostre aziende non hanno più la forza e la solidità economica per poter affrontare anni di sospensione delle erogazioni comunitarie.”

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