Nebrodi, Comuni senza medico pediatra: protestano i sindaci

di Carla Lopes
30/06/2021

Dallo scorso ottobre i cittadini di 5 comuni del Messinese sono senza medico pediatra, dopo il trasferimento in altra sede di quello che c’era. A nulla sono valse le azioni di protesta e le reiterate richieste fatte dai primi cittadini ai vertici dell’assessorato regionale alla salute e all’Asp di Messina. Anche una raccolta firme da parte dei cittadini di San Teodoro e Cesarò non ha sortito l’effetto sperato.  

Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars

“E’ incredibile che si possa derogare al diritto alla salute che deve essere garantito anche in zone problematiche e disagiate come quelle delle cittadine che ricadono nell’entroterra del Messinese o in zone montane –  dice Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars – ho già chiesto alla presidente della Commissione Sanità Margherita La Rocca Ruvolo di convocare in audizione Valentina Costantino, sindaco di San Teodoro, Salvatore Calì, sindaco di Cesarò,  Giuseppe Patorniti, sindaco di Santa Domenica Vittoria, Nino Panebianco, sindaco di Malvagna, Bruno Pennisi, sindaco di Moio Alcantara, e Giuseppe Sparta, sindaco di Roccella Valdemone, ma anche i vertici dell’Asp di Messina e i massimi dirigenti dell’assessorato alla salute, alla presenza dell’assessore Ruggero Razza”.

La questione va avanti e resta aperta ormai da troppi mesi. “Non è ammissibile – aggiunge Amata – che non si dia riscontro concreto alle segnalazioni dei sindaci, ai quali la mia personale solidarietà, che sono le sentinelle nei nostri territori e nelle nostre comunità. E’ un problema che va risolto a tutti i costi, non si può pensare di far muovere le famiglie e i bambini che vivono in aree interne disagiate, per lo più montane e agricole, per diversi chilometri. La medicina territoriale, come il pediatra di base, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, va garantita a tutti”, sottolinea Amata.

L’Asp di Messina, secondo quanto segnalato dal sindaco di Cesarò Salvatore Calì, che ha scritto lo scorso maggio anche al presidente della Regione Nello Musumeci, ha informato che non è previsto l’arrivo di un sostituto pediatra perché la zona viene già considerata coperta da quelli presenti a Francavilla di Sicilia e Giardini Naxos e perché il numero dei potenziali assistiti non fa scattare l’assegnazione automatica di un nuovo medico pediatra per la zona in questione.

“Credo che ci voglia buon senso in questi casi – conclude Amata – non si può avere un atteggiamento cristallizzato dalla burocrazia. Confido nella opportunità di una deroga sulla nomina del pediatra e sono certa che l’assessore Razza saprà interpretare i sentimenti di preoccupazione che manifestiamo con i sindaci”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.