“Nebrodi dimenticati dalla politica”, la protesta dei sindaci a Ponte Naso

di Demetrio Falcone
18/09/2021

Nella mattinata odierna, intorno alle ore 10, si è svolto il Flash Mob nella cornice di Ponte Naso, lungo la SS113,  che ha visto coinvolti alcuni sindaci dell’area tirrenico dei Nebrodi. Motivo della protesta, come spiegato dal Sindaco di Naso, Gaetano Nanì, promotore dell’iniziativa, il mancato coinvolgimento di questa area nel PNNR, nel Piano Complementare e nel Piano Commerciale RFI. Già nell’aprile scorso, 66 sindaci, avevano firmato una lettera contro l’esclusione dal Recovery Plan.

Erano presenti alla manifestazione i primi cittadini di Naso, Gaetano Nanì, di Sinagra, Nino Musca, di Raccuja, Ivan Martella, di Ficarra, Gaetano Artale, di Brolo, Giuseppe Laccoto, di Sant’Angelo di Brolo, Francesco Paolo Cortolillo, insieme all’assessore Pippo Palmeri, di Capri Leone, Filippo Borrello, di Militello Rosmarino, Salvatore Riotta. Presenti anche Stefano Pruiti Ciarello, assessore del Comune di Castell’Umberto, e Achille Befumo, assessore del Comune di Sant’Agata Militello.

Questa zona della Sicilia – ha dichiarato Nanì – votata al turismo e all’agricoltura, è stata esclusa per i prossimi dieci anni. Lo Stato, per legge, ha negato un futuro a noi e ai nostri giovani, un vero e proprio delitto. Per questo non ci fermeremo e continueremo a lottare per garantire il migliore futuro al nostro territorio e alla nostra gente“.

Ci saranno altri flash mob – ha affermato Martella – a prescindere dall’appartenenza politica, solo l’unione tra i sindaci del territorio potrà garantire una rinascita ed evitare un abbandono totale di questa porzione di territorio della provincia di Messina. Ricordiamoci che come provincia siamo i primi in Sicilia per flussi turistici; ciò nonostante le istituzioni ci hanno abbandonato, escludendoci da una serie di fondi di vitale importanza. Attraverso queste risorse avremmo potuto rilanciare la nostra terra“.

Non ci può essere sviluppo senza mobilità – ha commentato Musca – e non ci può essere coesione senza sviluppo. Siamo la zona d’Italia più lontana da un’aeroporto, le criticità sono enormi e veniamo sempre rimbalzati da un tema all’altro. Una serie di studi che ho avviato con alcune associazioni mi permettono di dare una certa rilevanza alla costruzione del ponte, troppo spesso sottaciuto, altrimenti senza quei volumi di traffico che una tale opera potrebbe generare, saremo costretti a subire questa carenze infrastrutturali. Siamo davanti al solito benaltrismo, noi abbiamo urgenza in questo territorio di fare salto in avanti con la realizzazione contemporanea del ponte delle infrastrutture; l’alta velocità senza ponte non avrebbe senso. Il nostro territorio si affaccia sulle magnifiche Isole Eolie, eppure siamo fortemente penalizzati. In questo territorio abbiamo anche alcune delle migliori eccellenze mondiali , dal punto di vista industriale, che vivono quotidianamente delle difficoltà maggiori, direi quadruplicate rispetto ai loro competitors del Nord Italia; hanno bisogno di essere messi nelle condizioni migliori per poter operare a pieno regime, come accade in altre parti della penisola. Noi vogliamo pari opportunità per poter esprimere la nostra sicilianità, restando nei nostri territori insieme ai nostri giovani che devono poter scegliere, poter avere l’alternativa concreta di restare nella nostra magnifica isola. Noi vogliamo le stesse opportunità che il nostro Stato riserva ai concittadini del Nord“.

“Il nostro territorio non merita di essere abbandonato così – ha affermato Laccoto – numerose sono state le interrogazioni sul doppio binario , non è possibile che non si sia portato a termine il completamento del doppio binario Messina-Palermo , a parte Castelbuono. Un vuoto che la dice lunga. Dall’altra parte invece, saranno completati i doppi binari Messina-Catania-Palermo. Abbiamo poi un’autostrada abbandona a se stessa, senza manutenzione e senza investimenti importanti. Ho chiesto altresì al governo regionale di poter attivarsi per il completamento del collegamento dell’intervalliva Patti-Fiumefreddo per poter raggiungere almeno l’Aeroporto di Catania . Si tratta di argomenti importantissimi per il nostro territorio che purtroppo continuano a non trovare risposte. Su questi temi noi ci muoviamo e ci muoveremo“.

“Il territorio dei Nebrodi – ha detto Riotta – ha bisogno di risposte certe per lo sviluppo dell’hinterland. Non è possibile che per raggiungere l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo si impieghino due ore, quando abbiamo a disposizione una rete ferroviaria che se ampliata, potrebbe dare lustro al nostro territorio velocizzando la mobilità. Noi non ci arrenderemo e organizzeremo periodicamente questo genere di manifestazioni al fine di trovare le risposte che gli organi preposti non ci hanno ancora dato. Andremo avanti insieme agli altri sindaci del comprensorio!“.

Alla fine della manifestazione i sindaci hanno tolto la fascia tricolore in segno di protesta contro le istituzioni.

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