C’erano una volta le nocciole dei Nebrodi. Gli alberi ci sono ancora, le nocciole no. A mangiarle ci hanno pensato i ghiri, che hanno praticamente azzerato la produzione. I danni sono ormai irreparabili. Infatti la presenza invasiva dei roditori ha già messo in ginocchio l’economia locale, in particolare nella zona di Ucria. I ghiri assaltano non solo le nocciole ma tutte le coltivazioni del territorio. Il problema è serio in particolare per i produttori di nocciole.
“I ghiri – afferma il vicesindaco di Ucria, Rino Marzullo (nella foto)- hanno invaso letteralmente il territorio dei Nebrodi. Ad Ucria si sono persi centinaia di migliaia di euro. Le produzioni sino sono azzerate del 90%, il prodotto per quest’anno è andato perso, – precisa il vicesindaco e dirigente sindacale UNSIC -. Agli agricoltori restano solo i costi per le tecniche colturali, non possono affrontare i lavori e sospendono i lavori ordinari dello sfalcio estivo, i braccianti agricoli rimangono senza lavoro né coperture previdenziali. La politica – prosegue Marzullo – non vuole o non sa intervenire. Si va alla rassegnazione e allo spopolamento del territorio con danni ingenti per il tessuto sociale, mentre i produttori dei Nebrodi sono disperati, la politica si gira dall’altra parte”.
“La nocciolicoltura ci permette di fare studiare i nostri figli, acquistare o costruire le nostre abitazioni, ci ritroviamo a combattere da soli per sopravvivere, nel totale silenzio delle istituzioni” – commenta a Nebrodi News un agricoltore. Noi come giornale ci siamo occupati più volte di questa vicenda, per i ghiri sono stati provati interventi per ridurre la popolazione di questi roditori, ma non sono serviti ne le cassette-trappola, ne i rapaci provenienti dai centri di recupero, liberati qualche anno fa, per riequilibrare il rapporto preda-predatore.
La scorsa estate lo scenario era un pochino cambiato. Infatti i produttori di nocciole di Ucria hanno raccolto il 70% della produzione, tirando un sospiro di sollievo. Quest’anno purtroppo ci risiamo: stesso problema, stessi ghiri, stesse problematiche. La domanda che si pongono i produttori è: “Possibile che, nel 2021, non si riesca a venire a capo dei ghiri, diventati i ‘padroni’ dei noccioleti dei Nebrodi?”.
D’altra parte, gli agricoltori dei Nebrodi non possono certo tenere in vita i noccioleti per dare da mangiare ai ghiri. Essendo questi animali specie protetta spetta alla Regione Siciliana determinare tempi, modi e strumenti per il controllo della popolazione dei ghiri. Un appello più volte riproposto dai coltivatori ucriesi, che chiedono interventi specifici, è però caduto per anni nel vuoto, nonostante le manifestazioni pubbliche. Anche gli agricoltori sui Nebrodi sono ormai da considerare quasi una specie rara e ci si deve preoccupare di proteggere le colture per evitare che il declino dell’economia agricola provochi lo spopolamento e l’abbandono del territorio.