Nebrodi, si fingono possessori di terre riscuotendo risorse comunitarie

di Redazione
15/09/2023

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla
Procura Europea (European Public Prosecutor’s Office) di Palermo, hanno denunciato cinque soggetti ritenuti
responsabili dell’indebita percezione di contributi comunitari per oltre 130 mila euro ed eseguito un decreto di
sequestro di beni del valore di 80 mila euro.

Nel dettaglio, le Fiamme Gialle della Tenenza di Patti hanno denunciato, a vario titolo, due rappresentanti legali
pro tempore di una società agricola ed il relativo amministratore di fatto, oltre ad ulteriori due soggetti parimenti
ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso ideologico.
Più in particolare, dopo articolati riscontri documentali e contabili di polizia economico-finanziaria, attraverso
l’analisi delle domande uniche di pagamento presentate all’AGEA relativamente alle campagne agricole dal
2013 al 2022, i Finanzieri pattesi accertavano come l’impresa agricola indagata, attraverso artifizi e raggiri,
dichiarasse falsamente la proprietà di numerosi terreni, in realtà facenti parte di un compendio immobiliare
ricadente nell’attivo di una procedura fallimentare del Tribunale di Patti. Con tale espediente, i tre indagati
inducevano in errore l’ente pagatore Agea, concretamente riscuotendo risorse comunitarie per oltre 130 mila
euro.

Nel medesimo ambito, poi, si accertava come ulteriori due soggetti, al pari dei nominati due rappresentanti pro
tempore dell’impresa agricola oggetto di indagine e del relativo amministratore di fatto, avessero utilizzato i
medesimi terreni per richiedere ulteriori contributi, questa volta non percepiti, per ulteriori 50 mila euro, anche in
questo caso tentando di trarre in inganno i funzionari dell’Organismo pagatore.
Di qui l’odierno provvedimento di sequestro preventivo di somme di denaro e beni immobili – ai fini della
confisca – per un valore complessivo ammontante a circa 80.000,00 euro, corrispondenti ai proventi illeciti
relativi alle truffe non già prescritte ai fini penali.

Gli stanziamenti della Politica Agricola Comune, interamente finanziati dall’Unione Europea, sono finalizzati ad implementare il reddito degli agricoltori, oltre a sostenere le produzioni delle imprese agricole sane,
aumentandone la qualità, sostenibilità e competitività del prodotto realizzato.

Il territorio della provincia messinese, purtroppo, non è nuovo a fenomeni della specie e le modalità illecite oggi
documentate sono già assurte agli onori della cronaca, anche nazionale, perché sfruttate da strutturate
organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa, che hanno intuito in anticipo le potenzialità dei flussi
finanziari provenienti dalle risorse comunitarie. Proprio per tali ragioni, Autorità Giudiziaria e Guardia di Finanza continueranno a mantenere altissima la soglia di attenzione, evitando che significative risorse pubbliche diventino facile preda di imprenditori spregiudicati, in danno dei tanti imprenditori onesti operanti in tali territori.
In tal senso, le odierne attività investigative testimoniano il continuo impegno assicurato dalla Guardia di
Finanza e dalla Procura Europea nella lotta alle frodi in danno al bilancio dell’Unione Europea nel delicato
territorio della provincia peloritana.

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