Neonato morto sulla A20, dottor Falliti: “Riprogrammare modelli sanitari”

“‘La Salute è un fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività’, così recita l’Art. 32 della Costituzione Italiana. Il 2 Dicembre sarà ricordato come la giornata più dolorosa della vita della signora di Mistretta che ha partorito in autostrada e perso il bambino, ma sarà ricordata anche come l’ennesima umiliante sconfitta della Sanità italiana. La comunità Nebroidea e la Sicilia tutta piangono la morte del bambino e si associano alla disperazione dei genitori, ma si interrogano sul perché nel 2021 si muoia per scelte politiche ed istituzionali che non ottemperano alle basilari esigenze sanitarie dei cittadini“.

Lo afferma in una nota il Responsabile Scientifico Labì – Laboratoristi Italiani Dr. Giuseppe Falliti che prosegue: “In più occasioni, in convegni e presentazione di lavori scientifici, si è espressamente detto che “la Salute può avere costi ma non ha prezzo” e questo episodio ne è la tragica devianza. Ogni volta che un evento luttuoso grave per supposte “carenze sanitarie” ferisce una comunità (perché tutti i Cittadini ne sono coinvolti), qualunque categoria sanitaria ne è colpita, umiliata ed indignata.

Sicuramente occorrerà chiarire perché sia accaduto il tragico evento ma è il momento di riprogrammare i modelli sanitari applicabili per una medicina veramente personalizzata che metta al centro dell’attenzione il bisogno dei Cittadini. Anche le piccole Comunità devono avere realtà sanitarie efficienti, operative e dotate dei basilari servizi sia in regime di routine che di emergenza. In una realtà montana come Mistretta possono essere organizzati tanto Ospedali ad intensità di cure quanto Ospedali territoriali, dando opportunità di lavoro ma soprattutto Sanità di alto livello.

L’Ospedale di Mistretta ha rappresentato, nel suo piccolo, una grande eccellenza al punto da attirare l’interesse di organizzazioni sanitarie complesse come la Fondazione Maugeri per implementare reparti e strutture di alta specializzazione. Il lavoro di molti Operatori sanitari non può essere vanificato, l’Ospedale di Mistretta ha rappresentato e rappresenta anche un’opportunità economica di rilievo per la già sacrificata Comunità. Molti giovani del comprensorio Nebroideo avrebbero un motivo in più per studiare e non emigrare con l’obiettivo di potenziare la struttura sanitaria. Nel corso degli anni sono stati pubblicati a Mistretta decine di lavori scientifici, sviluppati ponendo grande attenzione alle patologie del territorio: dalla celiachia alle malattie ematologiche, dalle malattie rare alle infezioni da parassiti. L’Associazione scientifica Labì chiede alle SS.LL. di organizzare uno o più incontri a Mistretta per affrontare il problema e suggerire insieme ad altre Associazioni specialistiche, ognuno con le proprie competenze, una possibile e dovuta scelta di riorganizzazione della struttura ospedaliera a beneficio della Comunità locale, del Comprensorio e, perché no, della Sicilia”.

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Redazione