Ha aggredito il medico di guardia al Pronto Soccorso colpendo lo stesso con due calci in faccia, dopo aver seminato il panico a Santo Stefano di Camastra e danneggiato anche un’ambulanza del 118, chiamata ad intervenire sul paziente, in escandescenza, probabilmente sotto l’effetto di qualche mix di droghe e alcool.
Tutto ha inizio la scorsa notte, intorno a mezzanotte, quando l’unità mobile di soccorso in dotazione al PTE di Santo Stefano di Camastra viene allertata per soccorrere una signora, nei pressi di un bar della Città delle Ceramiche, con un trauma al braccio provocato dalla caduta causata dall’aggressione – raccontano presenti – da parte di un extracomunitario residente nel nord Italia – a quanto pare cognato della malcapitata.
La donna viene presa in carico dal personale del 118 e trasferita al Pronto Soccorso di Mistretta per gli accertamenti del caso. L’uomo rimane in giro a Santo Stefano, fuori dal proprio controllo. Qualche ora più tardi l’ambulanza del 118, mentre fa rientro in postazione, viene nuovamente precettata per un nuovo intervento richiesto dai Carabinieri della Compagnia della Città delle Ceramiche. Il paziente che si trovano davanti i sanitari – secondo quanto riferito dai presenti – sarebbe l’aggressore della signora che, dalle informazioni in nostro possesso, avrebbe oltretutto malmenato, senza un motivo apparente, altre persone.
L’uomo, in escandescenza, secondo i sanitari sotto l’effetto di alcool e/o sostanze psicotrope, era stato reso inoffensivo dai militari dell’Arma che placcandolo ne inibivano i violenti movimenti. Viene fatto salire sul mezzo mobile di soccorso, insieme e con l’ausilio dei Carabinieri, e trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale amastratino dove, proprio in quell’istante, dopo gli accertamenti, veniva dimessa la donna dallo stesso percossa. Durante il viaggio verso il nosocomio – apprendiamo – nonostante la sedazione operata dal medico del 118, l’uomo di origini extracomunitarie, fuori dal proprio controllo e dal controllo dei presenti che non riescono a contenerne la furia, danneggia parte delle attrezzature in dotazione all’ambulanza.
Quando il medico di guardia in servizio al Pronto Soccorso di Mistretta, con tutte le cautele del caso, si avvicina all’uomo, apparentemente più tranquillo, per “triagiarlo” ed approntare una diagnosi, l’energumeno si divincola dalla presa di carabinieri e sanitari sferrando due calci, ad altezza volto della dottoressa, uno dopo l’altro, tramortendola e traumatizzandola, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico, al punto che l’Unità operativa, per garantire il servizio, dove ricorrere al medico reperibile di Pronto Soccorso
Il paziente si trova ancora nei locali del Pronto Soccorso del nosocomio mistrettese, in osservazione breve intensiva, piantonato dai carabinieri. La vacanza dell’uomo, poco più che trentenne e residente in provincia Monza Brianza, già noto alle forze dell’ordine, che ha seminato il panico la scorsa notte tra Santo Stefano e Mistretta, rischia ora di diventare, per lo stesso, una vacanza indimenticabile: l’uomo dovrà rispondere di aggressione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e a un incaricato di pubblico servizio, oltre che di danneggiamento aggravato.