Oasi di Troina, sono cinque i pazienti positivi al coronavirus

di Redazione
21/03/2020

Salgono a cinque i casi di pazienti ricoverati positivi al coronavirus all’Irccs Oasi Maria SS. di Troina. L’Istituto sin dall’inizio della vicenda ha attivato immediatamente tutte le misure per procedere al contenimento dell’epidemia, in armonia con le disposizioni normative specifiche previste per gli operatori sanitari e a tutela dei propri pazienti.

Sono state adottate tutte le misure di controllo e di sorveglianza con interlocuzione continua e diretta con le autorità sanitarie provinciali e il responsabile del SIAV (Servizi Igiene Ambienti di Vita), i quali hanno condiviso tutte le disposizioni e i provvedimenti adottati dall’Istituto e dalla Direzione Sanitaria (blocco delle attività ambulatoriali e DH, chiusura degli accessi secondari, il recente blocco dei nuovi ricoveri, lo spostamento della sala accettazione).

L’Istituto, al momento, sta eseguendo altri tamponi e ricostruendo la rete dei contatti stretti, sui quali si è proceduto con le misure previste di controllo e di sorveglianza. Già ieri, venerdì 20 marzo, sono stati effettuati 26 tamponi di cui 13 fra i dipendenti e 13 fra i ricoverati. Oggi si sta procedendo ad effettuare ulteriori tamponi in altri reparti con lo stesso criterio.

“A nome dell’Istituto, del management aziendale e del CDA – dice il presidente dell’Irccs Oasi Don Silvio Rotondo – seguiamo con attenzione e rigoroso protocollo tutte le norme e le disposizioni definite dal Ministero della Salute e le direttive emanate dalla Regione Siciliana. L’Irccs ha sempre adottato tutte le disposizioni normative poste a tutela della salute dei pazienti, dei dipendenti e dei visitatori e adesso, a maggior ragione, per quanto riguarda l’emergenza coronavirus. In questo momento sentiamo vicina la solidarietà della comunità e comprendiamo la preoccupazione e la paura, ma non bisogna cadere nel panico. La situazione è sotto controllo e voglio ringraziare tutti gli operatori che in questo momento, tra auto isolamento o che continuano a prestare servizio garantendo un minimo di turnover, stanno dimostrando, come sempre, spirito di abnegazione in un momento di forte tribolazione. Abbiamo una interlocuzione continua con le autorità sanitarie. Un’emergenza che sta coinvolgendo tutti. Apprendiamo a malincuore che, oltre ad altri Ospedali della regione, anche un altro Istituto di Ricerca in Sicilia, quello di Messina (il Centro Neurolesi) ha registrato altri casi.  A tutti quanti loro la nostra piena solidarietà e vicinanza. L’emergenza accomuna tutti, ma con responsabilità e senso del dovere e rispettando ciò che ci viene chiesto dalle normative nazionali in termini di prevenzione e contenimento dell’epidemia, ne usciremo fuori più forti di prima”. #andràtuttobene – “Insieme, con l’aiuto di Dio, ce la faremo”.

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