Omicidio Lorena Mangano, chiesto rinvio a giudizio per Forestieri e Gugliandolo

Omicidio stradale di Lorena Mangano, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo, coinvolti nella morte della giovane di Capo d’Orlando, avvenuta tre giorni dopo lo schianto fatale tra la sua Panda e la Audi TT di Forestieri, impegnati secondo l’accusa in una corsa clandestina in pieno centro, a Messina.[sam_pro id=”1_1″ codes=”true”]

Sarà celebrata il prossimo 14 dicembre l’udienza preliminare a carico dei due per i quali il sostituto procuratore Marco Accolla ha chiesto il rinvio a giudizio di Gaetano Forestieri,il  finanziere di 32 anni alla guida della Audi lanciata a velocità, accusato di omicidio stradale e competizione non autorizzata, e di Giovani Gugliandolo,pasticcere di 26 anni. Per lui i reati contestati sono competizione non autorizzata, cooperazione con Forestieri ed omissione di soccorso.

Ad occuparsene sarà il GUP del tribunale di Messina Salvatore Mastroeni. Contro i due conducenti, secondo le testimonianze, impegnati in una folle corsa clandestina in pieno centro, in mezzo al traffico, ci sarebbero le immagini di videosorveglianza, le testimonianze e le perizie effettuate sulle tre macchine coinvolte nel drammatico incidente, ossia la Panda su cui viaggiava Lorena, l’Audi TT di Forestiere che ha impattato violentemente la macchina della ragazza e la Fiat Abarth 500 di Gugliandolo. Lorena, studentessa universitaria ventitreenne, quella notte era in compagnia di tre amici, aveva appena superato il semaforo di via Torrente Trapani e stava per immettersi lungo la via Garibaldi quando la Audi, a velocità sostenuta, ha prima tentato la frenata e poi ha impattato contro la Panda.

Le condizioni della giovane sono subito apparse disperate e il suo cuore ha smesso di battere tre giorni dopo, nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Policlinico.I due conducenti sono difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Piero Luccisano e Roberto Fiumara, mentre i familiari di Lorena sono assistiti dagli avvocati Aurora Notarianni e Francesco Rizzo.

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Pubblicato da
Francesca Alascia