L’operazione “Concussio” potrebbe essere solo la punta di un iceberg di un’indagine molto più ampia. Secondo indiscrezioni, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina starebbero passando a setaccio altre gare di appalto del Comune di Mistretta nel periodo compreso tra il 2015 e la fine del 2017, al fine di accertare possibili violazioni, in spregio ai principi di imparzialità, dettate dal legislatore in materia di appalti.
Le indagini prenderebbero spunto dai due nomi, degli altrettanti impiegati comunali, fatti dagli imprenditori brolesi (marito e moglie) che hanno denunciato la richiesta di denaro al centro dell’indagine, che ha investito 14 soggetti (3 dei quali verranno ristretti in carcere, 11 sottoposti all’obbligo di presentazione alla p.g.), ritenuti responsabili – a vario titolo – di “tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di valori” (art. 12 quinquies D.L. 306/92). Cinquantamila euro che, racconta la coppia, andarono in parte alla sorella di Pietro Rampulla (condannato per essere l’artificiere della strage di Capaci, all’epoca dei fatti detenuto) ed una parte (15.000 euro) a due dipendenti del comune di Mistretta.