E’ oramai ufficiale la convenzione tra ASP di Messina e la Fondazione Giglio di Cefalù verrà definitivamente sospesa. A partire dal prossimo 16 gennaio le équipe della Fondazione “Giglio” lasceranno l’ospedale di Mistretta scrivendo la parola fine all’accordo quadro e dai relativi accordi di dettaglio stipulati per le prestazioni specialistiche di Urologia, Oculistica, Ortopedia, Chirurgia generale e Ginecologia, sia per il  presidio ospedaliero amastratino che per quello di Sant’Agata Militello.

Con la pubblicazione della delibera di presa d’atto firmata dal commissario straordinario della “Azienda sanitaria provinciale”,  Domenico Sindoni, si mette nei fatti la parola fine alla convenzione stipulata nel 2021 per il “Santissimo Salvatore” di Mistretta e, poi, ampliata la scorsa estate con l’addendum per l’ospedale santagatese, e a quella che sembrava essere una bella storia d’amore che avrebbe dovuto dare un’offerta sanitaria di rispetto ai cittadini dei Nebrodi occidentali

Un percorso turbolento, al centro di lunghe contestazioni e contrapposizioni sul fronte sindacale, e non solo, oggetto di ricorsi e pronunce giudiziarie che in origine portarono ad un’interruzione dell’accordo per Mistretta, successivamente riconfigurato e tuttora operativo, ed in ultimo lo scorso ottobre alla sospensione dell’addendum per S. Agata Militello, mai riavviato.

La decisione di porre fine alla collaborazione, con scadenza naturale prevista il prossimo aprile, era stata comunicata dall’ “Azienda sanitaria provinciale” con una nota nella quale si faceva riferimento ad interlocuzioni intercorse con i vertici della Fondazione. Alla base della rottura della partnership pare vi sia una proposta da parte commissario straordinario della “Azienda sanitaria provinciale” Domenico Sindoni di rivedere  le percentuali di drg ripartite tra ASP e Giglio, sulla quale la Fondazione non ha inteso negoziare. In convenzione l’85% del drg andava alla Fondazione  Giglio e il 15% all’Asp di Messina.