Ospedale di Mistretta, facciamo il punto della situazione con il dott. Natale
Nebrodi News ha incontrato il direttore sanitario dell’ospedale “SS Salvatore” di Mistretta, il dott. Bruno Natale, alla direzione dell’ospedale amastratino da qualche mese. Un’occasione per fare il punto della situazione in cui versa il nosocomio all’estrema periferia della provincia di Messina, osservando quali e quanti siano i cambiamenti previsti nell’assistenza, l’evoluzione e l’orientamento per migliorare la qualità delle cure.
La trattazione dell’argomento parte dall’analisi dell’evoluzione della struttura fisica dell’edificio ospedaliero per il quale, nell’ambito delle “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza ed altre misure urgenti per investimenti”, sono stati assegnati oltre 5 milioni di euro. Parte di queste somme verranno impegnati nella realizzazione di un progetto di consolidamento che interessa la struttura connessa alla chiesa Santa Maria. Altri interventi sono al vaglio dei tecnici che, tenendo conto di una scala di urgenze e priorità, daranno la possibilità di rinnovare, sul piano strutturale, l’intero ospedale.
“Sul piano dell’offerta sanitaria – ci spiega Natale – Mistretta, come d’altro canto tutti gli ospedali isolani, vive una fase di cambiamento epocale in cui assistiamo alla fusione tra pubblico e privato al fine di garantire degli standard sanitari di sicurezza e di qualità. Una fase transitoria che ha coinciso con la carenza di personale che, non possiamo nascondere, crea qualche disservizio. Nessuno sa ancora quello che potrà accadere nell’ospedale di Mistretta nei mesi a venire. Quello che posso dirvi e che noi stiamo lavorando facendo del nostro meglio. Ultimamente, come avrete certamente notato, sono state aumentate le prestazioni chirurgiche ambulatoriali. Molto altro c’è in cantiere, molto ancora abbiamo intenzione di fare”.
Sulla base delle informazioni in nostro possesso siamo fermi alla partnership tra Asp di Messina – Fondazione Giglio di Cefalù che, al fine di ampliare i servizi offerti dal nosocomio nebroideo, hanno deciso dall’inizio del 2022 di attivare nell’ospedale di Mistretta un’attività ambulatoriale di oculistica e, dal mese di aprile, il servizio di urologia con la riapertura delle due sale operatorie dell’ospedale amastratino. Due servizi, come ha avuto modo di dichiarare il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, che hanno dato risultati straordinari. In un anno nel nosocomio amastratino sono stati eseguiti 1500 interventi chirurgici.
“Numeri che testimoniano la bontà della nostra iniziativa e che vanno al di là delle nostre aspettativa” ha affermato Albano annunciando oltretutto di aver formalizzato la richiesta di ampliare l’offerta sanitaria all’Ospedale di Mistretta, con un duplice obiettivo di ridurre le liste di attesa del Giglio ed aiutare la richiesta di salute dei paesi dei Nebrodi.
E mentre si attende la fine dei lavori per la realizzazione del reparto in grado di ospitare 10 posti letto S.U.A.P. e un reparto che comprende sia Medicina che Chirurgia per 8 posti letto (4 per ciascuna divisione),negli ex reparti di Ostetricia e Ginecologia e nella vecchia Divisione Chirurgica Generale, per i quali la Fondazione Maugeri si è già fatta avanti proponendosi per la gestione, oltre che per la conduzione all’Unità Operativa di Lungodegenza, l’Ospedale di Mistretta fa i conti con la carenza di medici anestesisti, medici di emergenza al Pronto Soccorso e medici per l’U.O. di Radiologia dove, fra non molto, dovrebbe arrivare un apparecchio T.A.C. e un ecografo nuovi.
L’Asp di Messina, come sta accadendo nel resto d’Italia, potrebbe ovviare alla carenza di medici, nell’ambito delle disposizioni contenute nella legge 122 del 2022, che vede interessato il personale delle pubbliche amministrazioni, conferendo incarichi a medici in quiescenza. Medici specialisti in pensione potrebbero essere riammessi in servizio, fino al 31 dicembre 2023, sopperendo alla mancanza di personale nelle diverse Unità Operative.