Ospedale Mistretta, Cgil contro la convenzione tra Asp e fondazione Giglio

Cgil e Funzione Pubblica Cgil dicono fermamente no alla convenzione fra l’Asp di Messina e la Fondazione G.Giglio di Cefalù. “Non si svenda il presidio Ospedaliero di Mistretta, ma si rifunzionalizzi da pubblico”. Per il sindacato provincia di Messina è stata falcidiata dai tagli della scure regionale e non può permettersi ulteriori perdite.

“Siamo convinti che la convenzione tra l’ASP di Messina e la Fondazione G.Giglio d Cealù, sia l’ennesimo atto di colonizzazione e privatizzazione della Sanità Pubblica, a cui diciamo fermamente no”– affermano Giovanni Mastroeni, Segretario Generale CGIL, Francesco Fucile, Segretario Generale FPCGIL, Antonio Trino, Segretario Provinciale con delega alla Sanità, Guglielmo Catalioto, Coordinatore provinciale medici e la RSU ASP Messina FPCGIL.

“La provincia di Messina, come abbiamo più volte denunciato pubblicamente, è stata falcidiata dai tagli della scure regionale, tranne che per la quota privata, in continua ascesa”. “È sotto gli occhi di tutti quanto da noi sostenuto – continuano i dirigenti sindacali -, com’è ovvio che i processi di colonizzazione e privatizzazione non sono repentini, bensì costruiti nel tempo. Da un ventennio circa, assistiamo al progressivo smantellamento del Presidio Ospedaliero di Mistretta (e non solo quello), fatto con precisione scientemente studiata a nostro avviso, tanto da renderlo praticamente una cattedrale nel deserto, morto per inedia, in barba ai dettami del Decreto Balduzzi, valido, almeno nella nostra provincia, solo per i tagli ma non per le realizzazioni previste nello stesso che, rammentiamo, prevedono Mistretta Zona Disagiata” e in quanto tale ha diritto a una precisa organizzazione sanitaria”.

“Oggi – evidenziano –, ci viene proposta quale unica soluzione di sopravvivenza dell’ospedale di Mistretta, quasi una panacea, un atto dovuto, la convenzione con il la FondazioneGiglio di Cefalù e noi ci chiediamo come mai il “Giglio” può far rinascere Mistretta, mentre l’Asp Messina no. Anche l’iniziale unilaterale iniziativa del Commissario di chiudere in assoluto riserbo la convenzione, senza farne parola, ci fa pensare: perché non voleva confrontarsi con i sindacati? E come mai adesso ha fretta di chiudere la partita (atto dovuto) facendo convocazioni sindacali continue per rispondere ai diversi quesiti posti, con una celerità che non si riscontra in tutto il periodo della sua gestione commissariale (fallimentare a nostro avviso)?” Incalzano i dirigenti sindacali della CGIL e FPCGIL di Messina: “noi siamo stati sempre contrari alle privatizzazioni e questa convenzione non possiamo non vederla in quest’ottica, anche perché, a nostro avviso, è tutt’altro che economicamente conveniente per l’ASP Messina, la quale si sobbarca di tutte le spese gestionali a fronte di una ridicola percentuale del 10% sul DRG!”

“Infine – concludono i rappresentanti di Cgil e Fp Cgil – non possiamo tacere su quella che sembra essere un vero assalto alla Bastiglia: da una parte la Fondazione G.Giglio (Palermo) che cerca di conquistare territori messinesi e dall’altra parte l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G.Rodolico-San Marco” in primis (Catania) che si comporta analogamente su Taormina ormai ridotta al collasso, a discapito della provincia di Messina che si ritrova sempre più contratta. Noi non lo permetteremo e metteremo in campo tutte le iniziative che ci sono consentite per impedire un simile disegno”.

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Redazione