Palermo, sequestrati 96mila euro a ispettore Inps accusato di truffa

di Redazione
07/07/2022

I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo per un valore complessivo di circa 96 mila euro, corrispondente al profitto del reato di truffa in danno dell’INPS.

Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, con la collaborazione della Direzione Provinciale dell’INPS, hanno consentito di ipotizzare che l’indagato, dipendente del citato Istituto con qualifica di Ispettore di Vigilanza, avrebbe fraudolentemente sottaciuto una collaborazione professionale continuativa con uno studio legale.

Sulla base degli elementi acquisiti allo stato delle indagini, sarebbe emerso che il dipendente pubblico ha omesso di comunicare all’INPS la propria attività per evitare il transito al ruolo amministrativo in modalità part-time presso il citato ente, che avrebbe comportato una diminuzione del 50% dello stipendio e la perdita dell’indennità connessa alla funzione di Ispettore.

In esecuzione del citato provvedimento cautelare, successivamente convalidato dal G.I.P. del Tribunale di
Palermo, sono state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie nella disponibilità dell’indagato fino alla concorrenza di euro 95.755,86, pari alla differenza tra quanto effettivamente percepito dal soggetto in qualità di Ispettore di Vigilanza a far data dal 1 gennaio 2018 e quanto sarebbe stato in realtà spettante in caso rapporto lavorativo in modalità part-time.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione ed il perdurante impegno profuso dalla Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, nel contrasto ad ogni forma di reato contro la Pubblica Amministrazione.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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