Parco dei Nebrodi, presentato il calendario istituzionale 2020

di Redazione
30/12/2019

Arriva l’edizione 2020 del Calendario Istituzionale del Parco dei Nebrodi che da anni regala ormai straordinarie immagini dell’area protetta. Un gradevole ritorno ai temi più cari e di maggiore impatto emotivo dell’area protetta quali: la fauna e il paesaggio naturale. Per farlo, l’Ente Parco dei Nebrodi, oltre alle professionalità interne, ha voluto coinvolgere alcuni fotografi del territorio che hanno messo gratuitamente a disposizione le proprie immagini ed hanno così contributo ad innalzare il livello qualitativo di questo importante prodotto editoriale che oramai è giunto alla sua ventunesima edizione.

Il calendario istituzionale è stato presentato oggi a Sant’Agata di Militello insieme alle novità per il prossimo anno. Il commissario Luca Ferlito, alla presenza del sindaco di Acquedolci Alvaro Riolo e del vicesindaco Salvatore Oriti che preannunciano il conferimento della cittadinanza onoraria alla professoressa Laura Bonfiglio, pone l’accento sulla rifunzionalizzazione della Dorsale dei Nebrodi, ben 64 Km da Floresta a Mistretta e sulle attività di promozione e valorizzazione della grotta di San Teodoro.

“Il lavoro di studio e ricerca condotto sulla Grotta di S. Teodoro in Acquedolci- afferma Ferlito che ha ringraziato per la collaborazione la Soprintendenza di Messina e il parco archeologico di Tindari – si arricchisce di una nuova pubblicazione realizzata dall’Ente Parco dei Nebrodi”. Tante le collaborazioni qualificate per la brochure: Laura Bonfiglio dell’Università di Messina, Carolina di Patti del Museo Geologico Gemmellaro  dell’Università di Palermo e di Ciro Artale presidente della Pro Loco di Acquedolci.

Altra saliente novità annunciata dal commissario Ferlito è: “Sessantaquattro chilometri di sentieri per valorizzare la “Dorsale dei Nebrodi”, che da Floresta va a Mistretta: opere di ingegneria naturalistica, senza modificare né la percezione del paesaggio nella sua integrità storico-culturale, né alterare la biodiversità dell’area di intervento. Lo prevede un progetto predisposto dal Parco dei Nebrodi  da cinque milioni di euro finanziato del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Messina (delibera CIPE del 10.08.2016) già consegnato all’Impresa aggiudicataria. Previsti interventi su un percorso già esistente da riqualificare, senza impatto ambientale e che si integreranno perfettamente con l’habitat circostante”. 

L’opera nasce d’intesa con i Parchi regionali, l’Azienda foreste demaniali e il Club Alpino come appendice del “Sentiero Italia” nel territorio siciliano. Il progetto, in particolare, prevede la sistemazione degli attraversamenti dei valloni, con passaggi a sfioro realizzati in pietra locale, il ripristino dei muretti a secco esistenti, la regimentazione delle acque meteoriche, la posa in opera delle staccionate mancanti o divelte. Sarà migliorato anche l’attuale sistema di segnaletica e cartellonistica, cercando di uniformare e di rendere universale il sistema di lettura. Scopo dell’intervento è giungere a riscoprire il rapporto con gli abitanti della montagna, per potenziare le forme di turismo sostenibile. Non saranno, infatti, riattivati solo i sentieri e le infrastrutture ricettive, ma si punterà l’attenzione alla componente umana e alle sue tradizioni: spazio quindi all’artigianato locale, ai segni dell’uomo in montagna, ai musei, agli agriturismi e a tutto quanto possa permettere il potenziamento del turismo naturalistico e scientifico. Il prossimo 16 gennaio al Castello Gallego sarà sottoscritta la Carta Europea per il turismo sostenibile nelle aree protette, primo forum a partire dalle ore 9. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. Saranno presenti l’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, quello al Territorio  Salvatore Cordaro e di Giampiero Sammuri, presidente Federparchi.

Tra gli obiettivi dell’Ente Parco anche l’attivazione di varie linee di intervento per la promozione sui mercati internazionali del Parco dei Nebrodi, partendo dall’analisi delle caratteristiche dei possibili target anche sulla base di esperienze pregresse, proiettando potenziali strategie d’intervento. Si parte dalla definizione di paesi di destinazione delle attività che sono collegate per lo più in maniera diretta con la Sicilia ossia Spagna con Madrid, Germania con Monaco di Baviera, USA con New York, Russia con Mosca, Francia con Parigi, fatta eccezione della Cina con Shangai che non gode di un volo diretto ma che rappresenta un riferimento irrinunciabile.

Nel bilancio delle iniziative intraprese, tanti importanti provvedimenti, come l’evento  “Vivere nel suolo” promosso e organizzato dalla Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS) e dall’Ente Parco dei Nebrodi a Troina che ha coinvolto tanti studenti delle scuole elementari e medie e che ha dato vita al fumetto “Vivere nel Suolo”, tradotto dal gallego in italiano a cura della SISS.

Altro fiore all’occhiello, il progetto di reintroduzione del Grifone, specie di avvoltoio estintasi in Sicilia negli anni ’60 e che ha consentito la formazione di una colonia stanziale di grifoni formata attualmente da più di 100 individui, che si sono insediati  sulle Rocche del Crastopresso Alcara Li Fusi. Alla fine del 2004 erano presenti circa 10 individui di grifoni soltanto sui Nebrodi e nessuno sulle Madonie”. Le specie sono costantemente telemonitorate nel complesso roccioso delle “Rocche del Crasto.

Ed ancora la cooperazione internazionale con le aree protette cinesi, e cooperazione con la scuola Italo- russa, avanzata in scienze ecologiche. “Sarà inoltre omologata – ha detto Ferlito – nel progetto neve, la pista da sci da fondo da parte della Fisa”. Anche per le stagioni 2019 (dicembre) e 2020 l’Ente Parco intende attuare il “Progetto Neve” rivolto, in particolar modo, ai ragazzi delle scuole al fine di interessarli alla tecnica dello sci di fondo, disciplina sportiva e turistica che assicura una fruizione del territorio compatibile con le risorse naturali dell’area protetta. Le attività si svolgeranno presso Portella Femmina Morta e Portella Calacudera, in territorio di Cesarò, lungo appositi percorsi tracciati dal battipista dell’Ente. Il tracciato, in particolare, si è snodato alle pendici di Monte Soro, la cima più alta dei monti Nebrodi (1.847 m.s.l.m.), da Portella Femmina Morta a quota 1.524 fino a Portella Calacudera a 1.562. Un percorso di circa 2300 mt.con pendenze lievi, lungo la carrabile che collega le due località, attraversando splendidi boschi di querce e faggete. Un tratto, quindi, lungo la Dorsale dei Nebrodi che giunge alle zone umide di grande interesse naturalistico: Lago Maulazzo e Lago Biviere. Detta pista ha ottenuto l’omologazione da parte della Federazione Italiana Spot Invernali (F.I.S.A.). E tanto altro ancora come la valorizzazione del marchio Nebrodi Sicily e la banca del Geoplasma.
 

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