Pettineo, bruciano sterpaglie nonostante l’allerta incendi: denunciati
E’ successo in un fondo agricolo nel comune di Pettineo lo scorso sabato dove probabilmente i proprietari, nonostante la giornata di scirocco, e nonostante le notizie di una Sicilia in fiamme da oltre 48 ore di fila, approfittando di un po’ di tempo libero, pensano di occuparlo per andare a bruciare sterpaglie e residui di potatura.
Ad accorgersi del gesto sconsiderato i volontari del gruppo di Protezione Civile che, in perlustrazione nel territorio, notano del fumo proveniente dalla zona di contrada San Giovanni / Zannissa. Accorsi sul posto per verificare la situazione si accorgono che le fiamme interessano un’area circoscritta in un fondo privato, lasciate incustodite e senza nessuna sorveglianza.
Il volontari provvedono a mettere l’area in sicurezza e ad avvisare il primo cittadino, Domenico Ruffino, il quale, allertati i Carabinieri della locale Stazione, insieme ai militari raggiunge il posto dove viene accertata la presenza di braci ancora fumanti. Sulla vicenda e stata aperta un’indagine da parte dei Carabinieri i quali hanno già preso in carico la denuncia presentata dal primo cittadino del piccolo centro collinare dell’entroterra tirrenico.
A Pettineo, ricorda il sindaco Ruffino nel comunicato stampa diramato nell’odierno pomeriggio, in cui racconta nel dettaglio quanto accaduto nella mattinata di sabato 23 settembre, “vige l’ordinanza sindacale, attualmente in vigore, la quale dispone che è categoricamente vietato bruciare sterpaglie e residui della potatura nel periodo di massimo rischio, ovverosia dal 01 luglio al 30 settembre di ogni anno e comunque SEMPRE nel caso di mutamento delle precedenti condizioni metereologiche (rialzo significativo della temperatura e/o del vento). Ringrazio le forze dell’Ordine e i volontari della Protezione Civile – conclude Ruffino – per l’impegno profuso a favore della collettività“