Dovrà comparire davanti al Giudice del Tribunale di Patti il prossimo 10 gennaio il dipendente del Comune di Pettineo accusato di truffa aggravata a danno dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza della tenenza di Sant’Agata di Militello, coordinati dal PM Andrea Apollonio, l’uomo di 57 anni, con artifici e raggiri consistiti nel dichiarare di assistere la madre disabile con lui convivente (circostanza smentita dagli accertamenti) e nell’allegare attestazioni comprovanti tale circostanza, induceva in errore il Comune di Pettineo (datore di lavoro) e l’INPS che accoglievano la relativa istanza e lo ammettevano al beneficio, procurandosi così, a titolo di ingiusto profitto, il congedo straordinario retribuito per 24 mesi. Assente dal lavoro – emerge dalle indagini – l’uomo avrebbe così intascato 16 mila 500 euro, accreditati su un conto corrente a lui intestato, con relativo danno per il datore di lavoro e per l’Istituto previdenziale (mancata prestazione lavorativa da parte del dipendente e indebita erogazione dello stipendio)

Sul banco degli imputati anche la madre e la sorella accusati, in concorso, di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, che attestavano, falsamente, che il dipendente comunale fosse l’ unico familiare in grado di assistere e di fornire assistenza alla madre. Gli accertamenti da parte degli organi inquirenti avrebbero dimostrato, invece, che la madre vivesse stabilmente in un’altra abitazione, unitamente alla figlia mentre  l’imputato si dedicava alla parallele attività di gestione di fatto, a tempo pieno, di un lido balneare.

A seguito del decreto di citazione per l’Udienza Pre-Dibattimentale, il Comune di Pettineo,  ha sospeso il dipendente dal servizio, al quale comunque viene versata un’indennità pari al 50% dello stipendio, nonché gli assegni del nucleo familiare e la retribuzione individuale di anzianità, ove spettanti per il periodo di sospensione.