Il giudice monocratico del Tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi, riconoscendo le attenuanti generiche, ha condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, l’imprenditore di Sinagra, Achille Ioppolo, per l’omicidio colposo di Ignazio Natoli, morto all’interno di una cabina elettrica nei pressi del villaggio turistico “Calanovella Mare” dove era manutentore dell’impiantistica. Il fatto avvenne il 22 giugno 2012. Ioppolo, difeso dalla figlia, l’avvocato Alessandra Ioppolo, è il legale rappresentante del resort, posto lungo la Strada Statale 113 in territorio di Piraino al confine con quello di Gioiosa Marea.
Il giudice pattese lo ha condannato anche “al risarcimento del danno patito dalle parti civili, da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento delle spese processuali” alle parti offese, la moglie e i figli, i genitori ed il fratello di Natoli. Riconosciuta anche la responsabilità civile dell’Hotel Club Calanovella Mare srl, in persona del legale rappresentante pro tempore. Questa è stata condannata, in solido con l’imputato, al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali in favore delle costituite parti civili. La pena è stata sospesa, ed ora si dovrà attendere 90 giorni per leggere le motivazioni.
All’epoca dei fatti Ignazio Natoli aveva 43 anni, occupava la carica di Assessore al Comune di Piraino dell’Amministrazione del sindaco Gina Maniaci ed era anche consigliere comunale. Oltre ad essere una persona molto conosciuta in tutto il circondario per la sua attiva partecipazione nel sociale e per il suo costante impegno politico, era un bravissimo tecnico installatore di impianti elettrici.