“Più uniti più forti”, nasce l’associazione degli allevatori siciliani
#Più UNITI Più FORTI è questo l’hashtag che ieri a Regalbuto ha riunito tantissimi allevatori, commercianti, tecnici ed organizzazioni di categoria da tutte le province siciliane per discutere dei problemi sanitari del settore zootecnico.
Il tema centrale dell’incontro è stato il recente e discrezionale blocco delle movimentazioni animali dalle regioni non ufficialmente indenni verso le regioni ufficialmente indenni che ha messo in crisi il comparto zootecnico dell’isola.
“L’Assessorato Regionale della salute deve prendere una posizione chiara e certa. Non è sufficiente il comunicato diramato oggi anche tramite nota a firma del Dirigente del Servizio 10 con cui si chiarisce che la condizione legata all’indennità del territorio per autorizzare la movimentazione da zone non ufficialmente indenni verso zone UI è opzionale, anche se preferenziale poiché offre maggiori garanzie per evitare il rischio di propagazione dei focolai BRC in aree indenni. Questa nota non ha alcun valore e non sblocca in alcun modo la movimentazione verso le zone UI. Infatti, lascia alla discrezionalità delle ASP di partenza e di quelle di destinazione la decisione se autorizzare o meno la movimentazione in vita di animali da macello, sprofondando nuovamente nell’equivoco e nelle interpretazioni dei singoli distretti sanitari veterinari. Da una parte si dice che il principio territoriale è opzionale, dall’altra si aggiunge che è preferenziale, senza prendere una posizione decisa e senza alcuna menzione alle movimentazioni degli animali destinati alla riproduzione e non al consumo umano. Né tantomeno porta alcun chiarimento o alcuna soluzione al blocco sanitario il comunicato sbandierato dalla Coldiretti in cui si parla di un protocollo ancora da approvare per autorizzare le movimentazioni animali. Allevatori e commercianti non sono sprovveduti e non sono più disposti ad accettare che si possa ancora giocare con il loro lavoro – unica fonte di reddito.
“Il blocco delle movimentazioni non si risolve scaricando la decisione e le responsabilità alla discrezionalità e alla libera interpretazione delle singole ASP. Servono regole chiare e univoche valide per tutti i distretti sanitari dell’isola e un serio piano di eradicazione concordato anche con gli allevatori. Per questo chiederemo un tavolo con l’Assessore Razza, per portare alla Sua attenzione le nostre proposte”, così l’avv. Gabriella Regalbuto – responsabile dipartimento agricoltura della Provincia di Messina di Fratelli d’Italia.
Dall’incontro di ieri a Regalbuto è nata un’associazione “più uniti più forti”; l’associazione si propone di promuovere e partecipare agli incontri istituzionali per evitare che le future decisioni siano calate dall’alto senza una preventiva concertazione con i destinatari finali di misure e provvedimenti.
“L’incontro di ieri a Regalbuto è stato un vero successo. Gli allevatori uniti, ormai stanchi delle promesse e dei falsi slogan anche elettorali, hanno ritrovato insieme quella forza necessaria per affrontare i problemi che ogni giorno si presentano. È una sfida e uniti siamo sicuri che sapremo affrontarla e superarla” così Sebastiano Lombardo di Enna.