Porto Sant’Agata, la denuncia di Starvaggi: “Perso finanziamento da 10 mln”

di Redazione
12/10/2022

“Con la rimodulazione dei fondi per la Portualità, è scomparso dalla programmazione regionale vigente il finanziamento di 10 milioni di euro per il completamento del Porto di Sant’Agata, a causa dei ritardi nell’ultimazione dei lavori dell’appalto in corso, fissati per il mese di novembre 2019, cui l’Amministrazione da tre anni, incredibilmente, assiste inerme, rendendosi così complice della ditta inadempiente”.

Lo denuncia, con un comunicato stampa, il candidato sindaco alle prossime amministrative del Comune di Sant’Agata Militello, l’avvocato Paolo Starvaggi, che prosegue: “La beffa è costituita dal fatto che l’affidamento diretto senza gara, dell’incarico di progettazione dell’intervento di 10 milioni di euro, proprio a favore della stessa impresa affidataria dei lavori e che si è resa responsabile dei ritardi, in mancanza del finanziamento, non potrà che gravare sul bilancio comunale. Il Sindaco Mancuso ha purtroppo mostrato, specie nell’ultima sindacatura, di non avere visione, ha perso la maggioranza consiliare ed in ultimo subìto la perdita di un importante finanziamento, con rischio di un grave danno erariale“.

Il legale santagatese, sceso in campo per conquistare la poltrona di primo cittadino, attacca frontalmente l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Mancuso: “Credo che non si possa più indugiare, invitiamo tutti quanti a prenderne atto: chi ne ha voglia e sente di poter dare un contributo si confronti con noi e partecipi attivamente alla definizione di un progetto adeguato ed efficace per la Città, perché Sant’Agata merita di ritrovare la rotta per la rinascita, che purtroppo in questi anni è stata smarrita“.

Starvaggi ribadisce di voler affrontare in prima persona la campagna elettorale, allontanando così le voci di un suo possibile passo indietro: “Come ufficializzato, nei miei canali social, l’11 luglio scorso, giorno del mio compleanno, nonché a 40 anni della fatidica vittoria del mondiale del 1982, ho deciso di accogliere la richiesta avanzata da più fronti e di partecipare personalmente alla ormai prossima competizione elettorale. Perché, io amo Sant’Agata e la Amo sul serio. Come ritengo di avere dimostrato in tutte le occasioni in cui me ne sono in qualche modo occupato, prima nell’esperienza accanto al Sindaco Aldo Fresina, poi a sostegno del Sindaco Carmelo Sottile, che saranno a mio fianco in questo viaggio.

Penso che ormai ci sia l’esigenza di velocizzare la definizione delle alleanze politiche, il programma e la squadra, anche perché ormai si è delineato il quadro politico regionale e nazionale ed i relativi equilibri, ma anche per la disponibilità comunicata dal Sindaco Mancuso, nella riunione di giovedì scorso con i suoi consiglieri, a candidarsi per la quarta volta a Sindaco della nostra Città.

A me, così come a molti cittadini, sembra ormai un “accanimento” verso la nostra amata Città. Mancuso ha avuto l’onore e l’onere di governare la nostra Sant’Agata per ben 15 anni, peraltro in condizioni particolarmente favorevoli, ma non riteniamo abbia raggiunto risultati positivi ed impresso l’energia e la mobilitazione di cui la Città ha bisogno.

Noi proponiamo un modello diverso di amministrazione della cosa pubblica, fondato sulla squadra anziché sui singoli ed affidato prioritariamente ai valori della competenza, trasparenza e legalità. Inoltre riteniamo che altro valore imprescindibile, cui deve tenere fede il pubblico amministratore e, particolarmente, il Sindaco, è quello della responsabilità. Chi sbaglia e non raggiunge gli obiettivi prefissati deve rispondere della propria inefficienza e farsi da parte“.

Il candidato sindaco lancia il suo appello ai cittadini e spiega il suo programma: “In questo percorso non ho intenzione di pormi come “uomo solo al comando”, ma come guida, come un primus Inter pares in un progetto politico che metta al centro le capacità, la serietà e l’impegno ed in cui i consiglieri e gli assessori dovranno lavorare, ascoltando la Città, mettendosi a disposizione dei cittadini, con assoluta autonomia nelle loro deleghe (anche i consiglieri avranno delle deleghe), sotto la mia vigilanza, ma anche con il mio contributo in termini di competenza ed esperienza in materia di atti amministrativi.

La nostra proposta politica finalmente aprirà le porte ai giovani, non più relegati nel ruolo di passivi “riempi lista”, quali specchietto per le allodole, sempre dietro ai soliti noti “acchiappa voti” di turno. Infatti chiederemo una partecipazione attiva ai ragazzi, alle ragazze, alle donne santagatesi, che rivestiranno ruoli, occuperanno spazi ed avranno libertà di azione. La rinascita non può non partire dalla competenza e dalla professionalità, ma sarà coadiuvata da nuove idee e dall’apporto di persone capaci e desiderose di mettere le loro qualità a disposizione della Città e di lavorare per il bene di essa e di tutti i cittadini.

Non di “spremerla” per l’interesse dei pochi. Gli obiettivi prioritari saranno: il completamento del Porto, il rilancio Turistico con la valorizzazione dei rapporti con il Parco dei Nebrodi e le Isole Eolie, il PRG e la razionalizzazione dello sviluppo edilizio nel rispetto delle regole, l’individuazione di soluzioni adeguate per il Cimitero e la pulizia e il decoro della città, dalla piazza principale fino alle contrade, la protezione della costa e il ripascimento della spiaggia, il rilancio delle attività commerciali e delle iniziative culturali, valorizzando la figura di Vincenzo Consolo.

Gli altri obiettivi e soluzioni saranno individuati in questi mesi attraverso una continua attività di ascolto dei cittadini. Il nostro programma sarà frutto del confronto e della dialettica con forze politiche e sociali e porrà al centro la persona ed i soggetti più deboli.

Personalmente non mi rispecchio nella figura del “professionista della politica” e nella ricerca dei mandati plurimi. Ecco perché la mia idea è quella di essere alla guida della prossima Amministrazione solo per un mandato, permettendo alla Città di destarsi dal suo sonno profondo e ponendo le basi per il suo sviluppo. Al contempo i prossimi 5 anni saranno necessari per accompagnare i giovani capaci e volenterosi nell’amministrazione della città, consentendo loro di formarsi come futura classe dirigente, prima di cedere loro il timone, una volta che questa città, che ad oggi ha perso la bussola, avrà ritrovato la rotta e raggiunto un approdo sicuro. Con noi, Sant’Agata va in Porto!”.                                           

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