E’ soddisfatto Giuseppe Antoci, il Presidente del Parco dei Nebrodi che, come dichiarato da Michele Emiliano, rappresenta il duplicato della sua candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico.
“I risultati ottenuti in Sicilia – dichiara Giuseppe Antoci – dimostrano che il nostro percorso, appena iniziato, ha ottenuto fiducia da tanti cittadini Siciliani che, con una percentuale del 15% circa, ne hanno sancito il valore e dato impulso all’impegno”.
In alcune province, come per esempio Messina, Emiliano è arrivato al 25%, dato fra i migliori a livello nazionale facendo assegnare alla lista addirittura due seggi. Nei comuni dei Nebrodi la mozione ha toccato addirittura il 40% arrivando al primo posto e dando un segnale politico chiaro ed inequivocabile.
“Ringrazio di cuore tutti per la passione che hanno messo in questa esperienza. Oggi la politica del PD alla prova con le grandi sfide non può farsi trovare impreparata, divisa e caratterizzata da scelte emergenziali, chiarisce Antoci. Progettualità, condivisione, capacità di ascolto, piedi ben piantati sul territorio, capacità organizzativa, selezione della classe dirigente devono diventare pane quotidiano del pensare e dell’agire politico.
Il PD ha bisogno di recuperare energie, di riprendere vigore e un ruolo strategico, forte e lungimirante nel guidare una società piena di disuguaglianze ed ingiustizie, ma anche di opportunità ed eccellenze. Adesso ripartiamo tutti insieme in un partito all’interno del quale l’area che abbiamo creato con Michele Emiliano, “Fronte Democratico”, farà da sentinella per consentire di mantenere gli impegni presi, attraverso la mozione, con i cittadini italiani – conclude Giuseppe Antoci.
Positivo anche il giudizio di Francesco Calanna: “Grazie a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto la lista “noi con Emiliano “conquista a Messina e provincia la percentuale del 25,75% è sicuramente il risultato più significativo della Sicilia e al di sopra della media nazionale. A Messina rappresenta la seconda componente del Pd e questa è la giusta risposta a chi pensava di mortificare la nostra presenza nel partito col gioco delle tessere e l’ostruzionismo organizzativo dei seggi”.