Processo Alastra, le precisazioni del sindaco di San Mauro
All’udienza preliminare, a carico di 13 indagati, destinatari della richiesta di rinvio a giudizio nell’abito del pocesso Alastra, celebratasi presso il Tribunale di Palermo lo scorso 4 giugno, sono state promosse 19 costituzioni di parti civili tra le quali quelle di “Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia”, Acis Sant’Agata Di Militello – Nebrodi, “Sos Impresa” Palermo, alcuni imprenditori parti offese nel procedimento e i Comuni di Pollina, Castelbuono e Castel di Lucio. Assente il Comune di San Mauro Castelverde.
Proprio l’evidente assenza di costituzione di parte civile del Comune madonita, al processo in cui dovranno essere giudicati anche personaggi locali con accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata, non è passata inosservata. Non è passata inosservata perché il territorio di San Mauro – secondo varie Procure dell’Isola – è stato, e continua ad essere, la roccaforte della famiglia Farinella. Di Giuseppe Farinella, per essere precisi, deceduto il 5 settembre 2017, un tempo membro della Commissione mafiosa sovraintesa da Totò Riina, e prima ancora del padre Mariano, già noto come criminale ai tempi del Prefetto di Ferro, Cesare Mori, incaricato da Benito Mussolini di sopprimere la mafia alla fine degli anni ’20.
Sulla questione della non costituzione di parte civile dinnanzi al giudice per l’udienza preliminare, Annalisa Tesoriere, arrivano le precisazioni del primo cittadino di San Mauro, Giuseppe Minutilla. Precisazioni con le quali il sindaco maurino, che abbiamo contattato telefonicamente, intende fare chiarezza su quelle che sono le motivazioni per cui l’Ente non ha preso posizione in merito.
“C’è un motivo preciso per il quale il Comune di San Mauro non si è costituito parte civile. I gravissimi fatti di reato contestati nei fascicoli del processo Alastra si sono consumati fuori dal territorio del mio Comune che, mi pare doveroso ed onesto ricordare, si è già costituito parte civile contro il mandamento mafioso che infanga il nome di San Mauro nell’ambito del processo Black Cat. Ho denunciato più volte in pubblica piazza l’operato di questi criminali – afferma senza troppi giri di parole Minutilla -. San Mauro purtroppo gode di una nomea che non sarà facile scrollarsi di dosso, ma noi stiamo facendo di tutto per collocare il nostro Comune, e il nostro territorio, nel giusto rango, facendolo passare da paese del “mandamento” a paese del “cambiamento”. Confidiamo nell’importante lavoro degli organi d’informazione affinché ci aiutino a velocizzare questo fondamentale percorso”.