Processo “Gamma Interferon”, primo grado: 7 condannati su 41 imputati
Nella giornata di oggi, mercoledì 19 luglio, il collegio giudicante del Tribunale di Patti, composto dal presidente Ugo Scavuzzo, a latere Eleonora Vona e Giovanna Ceccon, all’esito della camera di consiglio, successiva all’udienza, ha pronunciato e pubblicato mediante lettura del dispositivo la sentenza relativa al processo scaturito dall’operazione “Gamma Interferon”, l’inchiesta conclusa dalla Polizia del commissariato di Sant’Agata di Militello e dalla squadra mobile di Messina il 13 dicembre del 2016, relativa ad una presunta filiera parallela e illegale di produzione di carni nel comprensorio nebroideo in cui sarebbero stati coinvolti allevatori locali da un lato e macellai e medici veterinari, in servizio all’ASP di Sant’Agata Militello, dall’altro.
La sentenza di primo grado è stata emessa in relazione ai reati contestati, a vario titolo, che andavano dall’associazione a delinquere (per 22 persone) all’abigeato e maltrattamenti di animali, dalla somministrazione senza alcun controllo medico di famaci ai capi di bestiame, alle macellazioni clandestine e alle false certificazioni nei controlli degli animali, le cui carni, non idonee al consumo umano, sarebbero poi finite sulle tavole dei cittadini.
L’inchiesta aveva portato ad iscrivere nel registro degli indagati una cinquantina di persone, con 33 misure cautelari eseguite. 41 furono poi rinviate a giudizio per 127 capi di imputazione. Il PM Federica Urban, nella requisitoria, aveve chiesto la condanna per 30 di loro, per i quali nel processo erano rimasti in piedi 39 dei capi di imputazione, mentre per un nove posizioni è intervenuta la prescrizione e il Pubblico Ministero chiedeva il non luogo a procedere, così come per due imputati che nel frattempo erano deceduti.
Il Tribunale di Patti ha condannato, per alcuni capi d’imputazione, solamente 7 dei 41 soggetti rinviati a giudizio: Agostino Ninone Tindaro Giacomo, 2 anni e sei mesi di reclusione e pagamento della multa di euro 2500; Borgia Biagio Salvatore, 4 anni e 3 mesi di reclusione, al pagamento della multa di euro 2500, interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni; Calcò Antonino detto Brik, 3 anni di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni; Conti Mammamica Sebastiano, 3 anni e 3 mesi di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni; Gioitta Nicolino, 4 anni e 6 mesi di reclusione, al pagamento della multa di euro 2500, interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni; Girbino Giovanni, 2 anni e 3 mesi di reclusione e pagamento della multa di euro 2500; Musarra Salvatore, 3 anni di reclusione e interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni.
Inoltre il tribunale pattese condanna tutti gli imputati al pagamento delle spese processuali e delle eventuali spese di custodia in carcere nonché al risarcimento dei danni patiti alle costituite parti civili: Asp di Messina, Parco dei Nebrodi, Associazione “Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari”, Codacons e Associazione “Tribunale dei Consumatori”.
I restanti imputati sono stati assolti, alcuni anche per prescrizione, dai reati ascritti. Gli avvocati difensori che hanno assistito gli imputati nel processo“Gamma Interferon”, Antonio Di Francesco, Alessandro Pruiti, Giuseppe Scillia, Giuseppe Danna, Marilena Bonfiglio, Nicoletta Calanni Macchio, Salvatore Giannone, Santino Trovato, Sebastiano Calcò.
Si attendono le motivazioni