Processo Pathology, arriva la sentenza di primo grado: condanne e assoluzioni

Su 61 imputati solo 22 i condannati in primo grado per l’operazione Pathology  che nel 2017 aveva smantellato il sistema per ottenere le pensioni di invalidità farlocche con un danno all’Inps per oltre un milione di euro. Lo ha deciso il collegio giudicante del Tribunale di Patti presieduto da Mario Samperi (giudici a latere Marialuisa Gullino e Giovanna Ceccon).In origine erano 102 indagati fra medici, avvocati, dipendenti di patronati ed anche dipendenti del Palazzo di Giustizia di Patti. Le condanne più pesanti sette anni e undici mesi di reclusione per il medico Francesco Piscitello e sette anni e cinque mesi per l’avvocato Anna Ricciardi a fronte di una richiesta del pm  Andrea Apollonio di 21 anni di reclusione per entrambi . Per i due condannati in primo grado anche la confisca della somma di 25.000 euro e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale per la durata della pena. Sono stati inoltre condannati : 7 anni per il cardiologo Giovambattista Bruni; 6 anni e 2 mesi per Stefano Marra; 6 anni e un mese per Giuseppe Miceli, Maria Tindara Di Marco, Agata Napoli, Giuseppe D’Amico, Francesco Lo Iacono, Maria Antonia Balgo; 4 anni per Cono Virecci Fano, Antonino Pino e Maria Di Gaetano;  tre anni ed un mese per il cardiologo Rosario Germanà; 3 anni per Rosaria Lo Presti; 2 anni e 8 mesi per Rosa Ricciardi e Carmelo Fragale; 2 anni, con sospensione della pena, per Carmelo Virecci Fanno; un anno per Antonino Ventura, Margherita Salpietro, Antonino Furnari e Pippo Spatola. L’Inps si è costituita parte civile con l’avvocato Antonello Monoriti. A difendere gli imputati anche l’avvocato Nino Favazzo che ha affermato :  “È uno di quei casi, purtroppo sempre più rari, in cui dalla lettera di un articolato dispositivo si comprende con chiarezza il percorso seguito dal Giudice – spiega – Nel suo complesso, la decisione appare equilibrata, anche sotto il profilo del trattamento sanzionatorio applicato. La tesi accusatoria è stata fortemente ridimensionata – alle assoluzioni nel merito per numerosissimi capi di imputazione, si è aggiunta la riqualificazione delle  condotte di corruzione in termini di minor gravità – ma residueranno certamente margini per ulteriori interventi difensivi, che daranno luogo ad ulteriori assoluzioni in sede di appello”.

Numerose le assoluzioni perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato o per non aver commesso il fatto o perchè il fatto non sussiste , come nel caso di Rosario Di Stefano e Marianna Farici difesi rispettivamente dagli avvocati  Claudio Gallina Montana e Diego Foti. Assolti da alcuni reati perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato: Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Rosario Germanà, Carmelo Fano Virecci, Pippo Spatola, Angelo Paratore, Margherita Salpietro, Antonino Ventura, Rosaria Lo Presti, Rita Murabito. Assolti per non aver commesso il fatto invece : Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Antonino Pino, Giovanna Maria Barbitta, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, Mara Saturno, Jole Donzi, Giuseppe Di Santo, Vincenzo Rosario Di Stefano, Marianna Faraci, Giuseppe Armeli, Daniela Calabrese, Francesco Di Giorno, Genoveffa Chiarello Scaffidi, Giusi Mincica, Genoveffa Cadili, Daniela Calarese, Carmela Pruiti e Antonino Pruiti. Assolti perché il fatto non sussiste per fatti specificatamente indicati nei capi d’accusa Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Eleonora Gentile, Rosario Germanà, Giacomo Contenta Magistro, Pippo Spatola, Antonino Furnari, Giuseppe D’Amico, Rosario Vincenzo Di Stefano, Marianna Faraci, Fano Cono Virecci, Michele Saitta, Grazia Pagana, Rosaria Lo Presti, Fano Carmelo Virecci, Angelo Paratore, Maria Galvagno, Antonino Ventura, Rosa Ricciardi, Giuseppe Armeli, Joele Donzi, Antonino Pino, Rita Murabito, Maria Giovanna Barbitta, Teresa Notaro, Maria Di Gaetano, Giorgio Carmelo Giannitto, Maria Giovanna Barbitta, Francesco Piscitello, Elegina Stazzone.

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Pubblicato da
Francesca Alascia