Regionali Sicilia, Schifani: “No agli assessori tuttologi”
PALERMO (ITALPRESS) – Pari dignità a tutti gli alleati, una squadra di assessori senza “tuttologi” ma che punti sugli specialisti, un dialogo più stretto con la burocrazia regionale per accelerare lo sviluppo dell’Isola, sfruttando al meglio l’opportunità del Pnrr. Renato Schifani in un’intervista all’Italpress delinea forma e contenuto della sua corsa per la presidenza della Regione Siciliana. A sostenere il senatore di Forza Italia è il centrodestra, una coalizione per la quale Schifani non vede problemi di coesione.
“Gli alleati possono contare su di me perchè la coalizione la sento come mio modo di stare in politica. Darò pari dignità a tutte le anime della coalizione”, spiega.
“Non vedo problemi, è il nostro popolo che ci chiede unità. La nostra è un’alleanza politica”, prosegue Schifani, che al contrario definisce solo “elettorale” l’intesa tra Pd e M5S per le Regionali siciliane dopo la rottura avvenuta invece a livello nazionale con la caduta del Governo Draghi.
Definisce poi “inutile” il voto al Terzo Polo, che in Sicilia punta su Gaetano Armao, vicepresidente e assessore all’Economia della giunta Musumeci. “Su Armao preferisco tacere, francamente sono rimasto molto deluso però non voglio fare polemiche – spiega l’ex presidente del Senato -. Per cinque anni è stato con noi, non si è mai misurato sul consenso, ha svolto un ruolo all’interno del Governo Musumeci per cinque anni, con il sostegno del partito. Ha fatto le sue scelte”.
Sulla legalità Schifani non vuole alimentare polemiche, anche alla luce di quanto avvenuto per le Comunali a Palermo: “Qualcuno ha cercato di avvelenare i pozzi con una campagna contro Lagalla, un galantuomo”. “I problemi miei non saranno legati agli attacchi degli avversari, ma mi batterò sui problemi dei siciliani, la disoccupazione, le infrastrutture, le liste d’attesa nella sanità – aggiunge -. Sulla legalità farò di tutto perchè la trasparenza la faccia da sovrana all’interno della Pubblica Amministrazione. Quando eravamo al Governo con Berlusconi nel 2002 abbiamo stabilizzato il carcere duro per i mafiosi e nel 2008 quando ero presidente del Senato mi sono attivato perchè si inasprissero in maniera forte le norme sui sequestri dei beni della criminalità organizzata. Nel contrasto alla mafia sarebbe un errore che centrodestra e centrosinistra si dividessero. L’ho detto quando stavo all’opposizione”. E sempre in chiave legalità, Schifani chiederà al governo nazionale “di inasprire le pene contro i piromani”.
Quanto alle priorità programmatiche, Schifani pensa “a una rimodulazione di alcune delege assessoriali”, accorpando per esempio “ambiente, rifiuti ed emergenza idrica”. Tema importante per Schifani è il dialogo con la burocrazia, in particolare con i dirigenti. “Da avvocato amministrativista so bene quali possano essere i problemi e le preoccupazioni di un dirigente, ma conto sulla buona burocrazia che abbiamo in Sicilia. Se ci saranno delle mancanze sarò inflessibile, ma mi auguro di no. Sono fiducioso che un rapporto sinergico aiuti la Sicilia, una terra che aspetta risposte. Risposte che chiederemo anche al Governo centrale”.
La burocrazia è centrale anche per l’attuazione del Pnrr, che per Schifani “è un’occasione senza precedenti, dobbiamo fare in modo che le risorse che arriveranno siano finalizzate a obiettivi chiari, strategici, e non si disperdano in mille rigagnoli del clientelismo e del campanilismo, avremmo perso una scommessa che non possiamo perdere”. Inoltre la situazione logistica e infrastrutturale “va migliorata e per questo lavoreremo perchè il governo nazionale possa stanziare dei fondi già appostati in una legge che viene finanziata ogni due anni per intervenire su questo tema”.
Sulla sua eventuale squadra di governo “nessun nome per il momento, stiamo lavorando per spiegare ai siciliani cosa intendiamo fare”. “Io farò di tutto per invitare gli alleati a indicarmi per le deleghe assessoriali persone competenti per materia – aggiunge -. Non esiste l’assessore tuttologo, almeno con l’eventuale governo Schifani non ci sarà l’assessore tuttologo, che magari ha svolto un ruolo nella vita e poi si occupa di tutt’altro in giunta”.
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