La Procura della Repubblica di Patti, guidata dal Procuratore Capo Angelo Vittorio Cavallo, interviene, con una nota stampa, in merito alla scarcerazione del 47enne di Brolo, accusato di atti persecutori, revenge porn e tentata estorsione ai danni di una donna residente nel comprensorio nebroideo, alla quale avrebbe richiesto la corresponsione di somme di denaro per non diffondere le immagini di un video amatoriale. Il Gip presso il Tribunale di Patti, dott. Andrea La Spada, due giorni fa ha revocato la misura degli arresti domiciliari, sostituendola con quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati.
“Leggendo l’ordinanza si evidenzia – scrive il Procuratore Cavallo – come il Gip abbia concesso la misura meno restrittiva sostanzialmente per due motivazioni. Emerge in particolare come siano stati tenuti in considerazione il tempo trascorso dall’applicazione dell’originaria misura cautelare, oltre un mese e mezzo, e l’avvenuta esecuzione dell’incidente probatorio, con tutte le forme previste, che ha consentito di acquisire la deposizione della persona offesa, per cui non è sussistente alcun pericolo di inquinamento delle prove. Per questo – conclude Cavallo – si ritiene che il quadro accusatorio non risulti inficiato”.