Con una sentenza emessa lo scorso 25 ottobre dal Tribunale di Patti, presieduto dal Giudice Gianluca Corona, si è conclusa con una doppia assoluzione la vicenda giudiziaria che ha coinvolto due allevatori di Caronia, imputati dei reati di ricettazione di bovini e di falso. Gli allevatori erano stati sottoposti ad indagini dopo il sequestro di alcuni capi di bestiame, avvenuto nell’ambito di un accertamento finalizzato al risanamento, da cui poi sarebbero emerse presunte irregolarità nella gestione delle Aziende. L’accusa aveva sostenuto che gli allevatori avessero, tra l’altro, ricevuto animali di dubbia provenienza, in violazione delle norme sulla tracciabilità, commettendo il reato di ricettazione e che avessero, inoltre, falsificato documenti relativi agli stessi.
Durante il processo, tuttavia, gli avvocati Lucio Di Salvo e Antonio Di Francesco hanno argomentato in modo convincente l’estraneità dei loro assistiti ai fatti contestati, sostenendo l’assoluta infondatezza delle gravi accuse mosse nei loro confronti in relazione ad entrambi i capi d’imputazione. Il Giudice, Dott. Corona, ha accolto la tesi difensiva, decretando l’assoluzione degli allevatori “perché il fatto non sussiste” in merito alla ricettazione, mentre per l’accusa di falso è stata disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. La sentenza sancisce dunque la fine di una vicenda che aveva posto gli allevatori sotto i riflettori e comportato, fra le altre misure, il sequestro temporaneo di parte del bestiame. L’avvocato Di Salvo (foto copertina) ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, dichiarando che la sentenza rappresenta una vittoria per la giustizia e per l’immagine del suo assistito, un allevatore che, dopo anni di tribolazioni, potrà ora riprendere la sua attività con serenità.