Ristori contro il caro energia, protesta il sindaco di Castell’Umberto
Effetti preoccupanti sulle amministrazioni pubbliche in seguito al forte rincaro delle forniture di energia elettriche e gas. Il sindaco di Castell’Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, lancia l’allarme e si scaglia contro il Governo Draghi che nel gennaio scorso aveva dato il via libera al decreto legge per i nuovi sostegni alle attività in crisi per il Covid e per intervenire sui prezzi delle bollette.
Il primo cittadino ha fatto l’elenco delle somme erogate ai Comuni del comprensorio nebroideo: Sant’Angelo di Brolo 920 euro; Longi 802 euro; Tortorici € 821; Tripi € 657; Ficarra € 644; Mirto € 815; Reitano € 694; Raccuja € 245; Frazzanò € 427; Ucria € 50 e Floresta € 379. A Castell’Umberto sono stati assegnati 1 mille 629 euro, ovvero 45 centesimi a famiglia all’anno.
“Siamo stati fortunati? Raccomandati? – commenta –. A fronte di una spesa annua per energia elettrica (consumiamo energia per approvvigionamento idrico per il motore di risalita – Sistema idrico di Solicchiata), più le spese per il metano necessario per il riscaldamento degli uffici e scuole, con l’aumento del 40% arriveremo ad una spesa di circa 600 mila euro, che ovviamente sarà spalmato sulle utenze dei cittadini e/o con tagli ad altre voci di bilancio comunale, ci viene assegnato un “RISTORO” di € 1.600,00. Tenuto conto che la previsione di aumento per spese energetiche di una famiglia in Italia sarà di € 1500,00, abbiamo avuto dallo Stato un ristoro pari ad una “grande famiglia” di 3 mila abitanti!”.