Si è già riscaldato tanto, forse troppo, il clima da campagna elettorale, in vista delle amministrative 2023, a San Fratello, il piccolo centro dell’entroterra tirrenico arroccato sui monti Nebrodi. I protagonisti dei primi scontri, vuoti sia di politica che di programmi elettorali, sono Salvatore Sidoti Pinto, attualmente sindaco, e il candidato alla poltrona di primo cittadino, Nino Reitano. I due medici, utilizzando i propri canali social, hanno messo su un teatrino a puntate che, in quanto a divertimento, promette più dell’Opera dei pupi.
Entrambi i paladini del bene, dotati del dono dell’affidabilità, hanno dato vita ad un botta e risposta che, se da un lato diverte i lettori, dall’altro fa riflettere gli stessi sulla crisi della politica. Quella politica, in continua tensione, che mostra segni di affanno generando nella gente ondate di indignazione, di antipolitica e ostilità verso la figura del politico, espressione che negli anni ha di per sé assunto una connotazione via via più negativa.
Ciascuno, sul proprio profilo Facebook, si è attenuto, esclusivamente alla propria versione dei fatti e delle cose, negando non solo la legittimità del punto di vista di chi non la pensa come lui, ma perfino l’esistenza di una realtà che non convince in tutto, e per tutto, con la propria rappresentazione. Forse questi scontri, nella piazza mediatica, saranno producenti in termini di consensi immediati: accusare il nemico di ciò che non va bene, riscuote più consenso rispetto ad una responsabile ammissione dei propri errori. E’ risaputo, scannarsi sul pregevole tema “di chi è la colpa” fa più audience rispetto al mettersi d’accordo nel trovare soluzioni credibili.
Accuse, a vicenda, che sprigionano un pizzico di amarezza per toni usati e abusati, sia dal sindaco uscente che dal candidato allo scranno più importante del piccolo centro nebroideo. Toni che non hanno nulla a che vedere con quella che dovrebbe essere una corretta campagna elettorale improntata su proposte costruttive credibili, su programmi politici che tracciano orizzonti teorici, valoriali, etici, a garanzia del pluralismo, della libertà di espressione, del rispetto della dignità dei cittadini.