Le amministrazioni comunali di San Piero Patti, Montalbano Elicona, Librizzi e Basicò fanno quadrato intorno all’Istituto comprensivo statale “Rita Levi-Montalcini” in vista del prossimo piano di dimensionamento della rete scolastica che verrà elaborato nelle prossime settimane e che potrebbe stravolgere la geografia degli istituti sul territorio.
Le quattro amministrazioni comunali, alla luce della normativa vigente, delle ultime disposizioni assessoriali (comprendenti le note “deroghe” per quelle istituzioni scolastiche il cui ambito ricade su comuni montani) e del confronto incessante avuto con la dirigenza dell’istituto che ha sede in S. Piero Patti, evidenziano la necessità del mantenimento dell’autonomia e della personalità giuridica per l’Istituto comprensivo “Levi-Montalcini” con la conseguente assoluta indisponibilità alla prospettiva di una soppressione degli uffici di dirigenza e segreteria amministrativa e smembramento dei numerosi plessi oggi attivi.
Con questo obiettivo i sindaci Cinzia Marchello, Nino Todaro, Renato Di Blasi e Filippo Gullo, con i rispettivi assessori al ramo istruzione, Salvatore Pantano, Fabio Truglio, Rosalia Falsetti e Angela Giorgianni, hanno concordato una linea d’azione comune che coinvolge i quattro centri che ad oggi rappresentano il bacino d’utenza dell’istituto “Levi-Montalcini”. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione di coordinamento presso la sede dell’istituto, insieme alla dirigente scolastica Maria La Rosa, nel corso della quale i rappresentanti dei comuni hanno valutato la strategia il cui primo passo è rappresentato da un documento comune, firmato dai quattro sindaci, nel quale le amministrazioni si sono impegnate a supportare la proposta di mantenimento dell’autonomia che è stata già inoltrata dalla dirigenza, dal collegio docenti e dal consiglio d’istituto all’Ambito territoriale di Messina (ex Provveditorato agli studi).
La posizione univoca e coesa dei sindaci nasce dalla convinzione del ruolo insostituibile assolto dall’istituto sul territorio dei quattro comuni ormai da anni. L’attuale configurazione dell’istituzione scolastica, scaturita in seguito al piano di dimensionamento del 2011/12, in questi anni ha dimostrato la propria effettiva efficacia sul territorio dei quattro comuni, garantendo servizi scolastici omogenei e prossimi a tutte le realtà presenti in un territorio particolarmente articolato, caratterizzato anche da centri montani e con un bacino di utenza complessivo di circa 7.000 abitanti. L’istituto si è anche contraddistinto nel combattere il fenomeno della dispersione scolastica ottenendo significativi risultati.
La collaborazione tra amministrazioni comunali e dirigenza ha portato negli anni a un considerevole miglioramento delle condizioni e della dotazione tecnologica dei vari plessi grazie al completamento di varie progettualità finanziate con fondi nazionali ed europei. Secondo le quattro amministrazioni, la prospettiva paventata di un’eventuale soppressione dell’autonomia dell’Istituto comprensivo “R. Levi-Montalcini” e di un conseguente smembramento delle sue articolazioni, rappresenterebbe certamente una condizione di peggioramento dei servizi scolastici per i quattro comuni in questione situati nell’entroterra e a considerevole distanza dai centri costieri.
La soppressione della Dirigenza scolastica così come della Segreteria, oltre a togliere efficienza al funzionamento dei vari plessi dislocati su un ampio territorio caratterizzato dalle distanze da plesso a plesso, significherebbe la perdita di posti di lavoro e l’insorgere di considerevoli disagi per il corpo docente e per le famiglie. Purtroppo si rileva che, in una fase storica in cui sarebbe necessario supportare e valorizzare la presenza dei servizi e delle istituzioni nei centri periferici e nei piccoli borghi situati in aree interne, paradossalmente persiste una linea, da parte delle istituzioni, tendente a ridurre e tagliare i servizi sul territorio secondo logiche di razionalizzazione che non tengono conto dei bisogni delle comunità.
Tuttavia le quattro amministrazioni comunali, come già espresso nei primi atti formali, non intendono soggiacere a una simile prospettiva e chiedono che, in questo caso specifico, continui a essere tutelata l’autonomia del presidio scolastico esistente sul territorio.
Si aggiunge che nell’ambito di questa mobilitazione a favore dell’istituto comprensivo “LeviMontalcini”, lo scorso lunedì il sindaco di S. Piero Patti Cinzia Marchello e l’assessore alla Pubblica istruzione Salvatore Pantano hanno avuto un incontro a Messina con il dirigente dell’Ambito territoriale, prof. Stello Vadalà, nel corso del quale sono state rimarcate le motivazioni del mantenimento dell’autonomia per l’istituto comprensivo. Nei prossimi giorni continuerà la mobilitazione delle amministrazioni con il coinvolgimento dei consigli comunali con l’obiettivo di inviare un segnale chiaro e inequivocabile alle istituzioni regionali e nazionali contro qualsiasi prospettiva di smembramento del comprensivo “LeviMontalcini”.
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Purtroppo le nostre comunità vengono continuamente depauperate anche per la scolarizzazione oltre che dal decremento demografico. Risucchiati in un circolo vizioso che si autoalimenta inesorabilmente.Cosi si sta decretando la desertificazione anche Umana del territorio conseguente anche alla carenza dei servizi essenziali. Si è prossimi alla fine.