San Salvatore di Fitalia, a Bufana chiesa chiusa per la festa: parroco sotto accusa

Quest’anno l’ultima domenica di settembre (oggi) la chiesetta di Bufana, frazione di San Salvatore di Fitalia in provincia di Messina, è rimasta chiusa. Ed è la prima volta che accade nella storia centenaria della festa della Madonna Addolorata che si celebra, appunto, per tradizione l’ultima domenica di settembre. Quest’anno non è stata celebrata nemmeno la messa e dunque la chiesa è rimasta chiusa al culto: i fedeli arrivati fin lì son dovuti tornare indietro, con non poco disappunto. Nessuno aveva avvisato che quest’anno, nella storia centenaria della festa, non sarebbe stata celebrata nemmeno la messa.

La festa ha un valore che va oltre il rito religioso: diciamo pure che è una festa identitaria, una cerimonia religiosa che tiene insieme ciò che resta di quella contrada, che in verità sta a cavallo tra San Salvatore di Fitalia e Galati Mamertino. Oggi vi abitano una ventina di persone ed è ciò che resta di una comunità ricca e prosperosa.

La mancata celebrazione della messa da parte del parroco di San Salvatore di Fitalia è ritenuta il principio di un definitivo abbandono del luogo di culto della Madonna Addolorata e un pessimo segnale per chi continua a resistere e ha deciso di abitare da quelle parti. E’ certo un segnale di resa allo spopolamento, ma è anche un segnale di disinteresse per le piccole comunità e per feste che non producono grandi giri di offerte dei pellegrini, come avviene per la blasonata festa di San Calogero che si tiene ad agosto e attira ogni anno migliaia di fedeli.

Ragioni religiose di sommano alle ragioni civiche. Intanto si è messa in moto la macchina per scrivere al vescovo di Patti.

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Pubblicato da
Turi Milano