San Teodoro, percettori reddito di cittadinanza ai lavori di pubblica utilità
Da martedì 1 giugno quattro cittadini di San Teodoro, beneficiari del reddito di cittadinanza, si occuperanno di attività di pubblico interesse.
Anche l’Amministrazione comunale di San Teodoro è riuscita ad attivare nel piccolo comune nebroideo i cosiddetti “PUC”, Progetti utili alla cittadinanza, previsti dai Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale. Tre sono i progetti – Mi prendo cura, L’ecologia e il posto, Manutenzione degli spazi pubblici – strutturati in coerenza con le competenze professionali dei soggetti interessati, che afferiscono alla cura e salvaguardia del verde pubblico, alla manutenzione e alla pulizia delle strutture comunali, all’aiuto e sostegno in ambito socio-assistenziale.
“I percettori del Reddito di cittadinanza – ci spiega la sindaca Valentina Costantino – a partire dal prossimo mese, saranno tenuti a svolgere Progetti utili alla collettività nell’ambito del nostro Comune per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività tutta. Il Comune, che coordinerà le attività, è responsabile dei PUC, come d’altronde impone la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.
I PUC al Comune di San Teodoro
Nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari Rdc sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti. Se percepisci il Reddito di cittadinanza hai l’obbligo di svolgere lavori di pubblica utilità. Chi beneficia del RdC, infatti, deve svolgere lavori socialmente utili per il proprio Comune. Questi possono comprendere la manutenzione del verde, l’assistenza ad anziani o disabili e altre attività. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Reddito di Cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente nell’ambito dei percorsi concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali.