Sant’Agata, amministrative 2023: prove tecniche di coalizioni

Nella prossima primavera i cittadini di Sant’Agata Militello saranno chiamati alle urne per l’elezione del nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. In vista dell’importante appuntamento nel centro tirrenico dei Nebrodi si cominciano a registrare i primi movimenti.

Lo scorso gennaio ha annunciato la propria candidatura allo scranno più ambito della Città l’avvocato Paolo Starvaggi. Personaggio noto, non solo nel panorama politico locale, dove è stato assessore comunale dal 1999 al 2003 in seno all’Amministrazione Fresina, ma anche in quello provinciale dove ha rivestito il ruolo di segretario del Partito Democratico di Messina ed oggi è leader nei Nebrodi di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi.

Partendo dall’annunciata candidatura di Starvaggi, ci giungono indiscrezioni secondo le quali il legale, nell’ottica di un progetto politico di ampio respiro e di consolidamento delle forze locali, pare sarebbe disposto a fare un passo indietro per fare spazio alla candidatura a sindaco di Calogero Pedalà, attuale vice del sindaco Mancuso. Dalle informazioni in nostro possesso, Starvaggi sarebbe ben lieto di cedere il proprio posto sostenendo così la candidatura di Pedalà, pur di raggiungere una pace politica-sociale, ma l’amministratore della città santagatese, che si contraddistingue per la passione e l’impegno con le quali cerca risolvere le criticità e garantire i servizi alla propria comunità, è molto vicino al primo cittadino, che, da quanto c’è dato sapere, dovrebbe annunciare la propria candidatura per il suo secondo mandato a giorni.

Il bis di Mancuso è incoraggiato dall’assessore Antonio Scurria il quale sa bene che, nella remota ipotesi che l’ex senatore non dovesse candidarsi o decidesse di condividere un progetto di compartecipazione alla gestione amministrativa della Città appoggiando l’amico Pedalà, per lui inizierebbe un rapido tracollo politico. E questo Scurria non può certo permetterselo.

Da quel che si racconta in giro sul suo conto, pare che l’attuale assessore al bilancio del Comune di Sant’Agata cerchi di trarne dalla politica quanto più vantaggi possibili. La cosa non ci sorprende. All’esito di un’indagine specifica, disposta dall’Autorità Giudiziaria nel 2020, condotta dai Carabinieri, i militari dell’Arma, dopo approfonditi accertamenti relazionavano: “…appare palese che il modus operandi posto in essere dallo Scurria, sia esclusivamente ascrivibile a conseguire per se un indebito vantaggio di natura economica, a danno del pubblico. Appare inoltre evidente la sua indole permeata di avidità economica, che si manifesta in raggiri ed artifici, finalizzati ad indurre in errore l’ente comunale…”

Nell’ultima consiliatura l’esponente della Giunta Mancuso ha fatto parlare di se più per i suoi scontri sui social con gli avversari politici, in Consiglio comunale con minoranza e indipendenti e per i giudizi espressi nei confronti di una “certa stampa”, quella critica nei confronti dell’Amministrazione, che per altro. Un personaggio che attira più antipatie che simpatie, che, con le referenze emerse dall’informativa dei Carabinieri, gran parte delle persone perbene, non vorrebbe nemmeno come “compagnu di procissioni”. Altro che assessore o compagno di coalizione.

La partita per le amministrative santagatesi è appena cominciata e ognuno decide di coalizzarsi con chi meglio crede. Se le voci che circolano in giro, relative alle amministrative 2023 a Sant’Agata di Militello, per le quali non abbiamo conferme da parte di nessuno, dovessero rivelarsi fondate, al momento si prospettano tre potenziali candidati sindaci: Bruno Mancuso, che al di ogni sterile ipotesi si ripresenterebbe legittimamente per il suo secondo mandato; Calogero Pedalà, nell’ambito dell’ampio progetto politico – sociale condiviso da gran parte delle forze politiche locali e Paolo Starvaggi, che si presenterebbe qualora progetto di compartecipazione alla gestione amministrativa della Città non andasse in porto.

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno