Sant’Agata: approvate riduzioni Tari, rendiconto e regolamento cubatura

di Teresa Frusteri
31/07/2021

Il consiglio comunale di Sant’Agata Militello, tenutosi ieri al Castello Gallego, ha trattato importanti punti, e non sono mancati gli scontri. Per la Giunta erano presenti il sindaco​ Bruno Mancuso e gli assessori​ Antonio Scurria,​ Achille Befumo e Ilaria Puleo. Tra i consiglieri erano assenti​ Rosamaria Franchina, Laura Reitano, Monica Brancatelli​ e​ Melinda Recupero.

L’assemblea, con i voti favorevoli della maggioranza, ha approvato la proposta dell’amministrazione Mancuso per la riduzione della tariffe Tari per l’anno 2021 nella misura del 40% per le utenze non domestiche che hanno subito limitazioni dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Inoltre è  stata approvata anche una riduzione per le utenze domestiche delle famiglie in stato di bisogno, a cui è stata destinata la somma di circa 155 mila euro. I beneficiari saranno individuati dall’ufficio servizi sociali. 

Il consigliere Vitale, prima di trattare i punti all’ordine del giorno, ha chiesto la parola e sollevato il problema del depuratore informando l’amministrazione di essersi recato personalmente, insieme al consigliere Puleo, in seguito a segnalazione di cittadini, sui luoghi e di avere verificato che effettivamente sembrerebbe che fuoriescano fanghi tossici che potrebbero essere nocivi per la salute. L’amministrazione non ha dato risposte al problema denunciato così Puleo ha espresso l’intenzione, in caso di mancato intervento, di segnalare il gravissimo problema alle autorità competenti.​

Il primo punto all’ordine del giorno trattato è stato quello dell’approvazione del rendiconto di gestione 2020, votato con i voti dei consiglieri di maggioranza presenti, tranne il consigliere Sanna non ha votato, preferendo uscire fuori dall’aula dopo l’inversione dei punti all’ordine del giorno.

In seguito si è votato il piano Tari 2021,​ con i voti di Maniaci, ​Zingales, ​Indriolo, Ortoleva, ​Zingale, Barone, per la maggioranza, mentre hanno espresso voto contrario i consiglieri Alascia e Sanna. Alascia non ha votato il piano Tari “proprio perché – ci fa sapere – le somme non sono state interamente destinate al sostegno alimentare per i bisognosi”.

Il consigliere Puleo ha messo in evidenza che “il piano ​Tari è lo stesso di quello del 2020, che a sua volta è lo come quello del 2019”, ed ancora il consigliere Puleo ​ ha evidenziato​ che l’amministrazione nel 2019 ha scelto di esternalizzare ​ tutti i servizi che prima venivano effettuati ​ dagli impiegati comunali in house, che ​ancora oggi continuano ad essere​ svolti ​ dalla ditta esterna (si tratta della ​ raccolta del cartone, della plastica, ​ del vetro e dello spazzamento). “Questa scelta dell’amministrazione – sempre secondo Puleo – ha comportato un incremento dei costi per cittadini ed attività di circa il 30%, con aumento della bolletta​ Tari di quasi €150 a famiglia”. Con tali ragioni il consigliere Puleo ha motivato il suo voto contrario.

Nel corso della discussione è emerso, inoltre, che le somme erogate dallo Stato (fondi covid) sono state distribuiti ai cittadini con difficoltà economica solo una parte ed una buona parte dei fondi, 150 mila euro, erogato dallo Stato, sono stati trattenuti dal Comune per i futuri canoni Tari che il Comune ritiene riscuotibili. L’Assessore Scurria e la ragioniera dott.ssa Smeriglia hanno dichiarato che quanto fatto risulta essere pienamente legittimo rientrando nella possibilità del Comune operare in questi termini per espressa previsione della legge sui contributi Covid. I consiglieri Puleo e Starvaggi hanno stigmatizzato una tale scelta, ritenendo inaccettabile utilizzare i contributi Covid​ che lo Stato ha inviato ai Comuni per i cittadini bisognosi per​ rimpinguare il bilancio comunale. I consiglieri Maniaci e Alascia per tale motivo hanno abbandonato l’aula.

Il terzo punto trattato è stato quello della​ cessione di cubatura.​ C’è stato un dibattito animato​ con vari scontri. Il primo ha riguardato gli emendamenti presentati, ben 9 emendamenti. Tre, il 1°,2° e 9°, presentati dai consiglieri Puleo, Vitale, Starvaggi, e gli altri,​ 3°, 4°, 5°,6°,7°,8°, dal consigliere di maggioranza Salvatore Sanna.

Il consigliere Starvaggi ha spiegato le ragioni degli emendamenti e che avrebbero permesso di armonizzare il regolamento con principi che si erano consolidati sul punto ed evitare che si possano rilasciare concessioni edilizie che potrebbero essere conformi al regolamento comunale ma non conformi alla legge, tanto da potere comportare dei reati.

Nonostante le argomentazioni, in parte riportate in una nota scritta, ed il parere favore del funzionario, quasi tutti gli emendamenti sono stati rigettati, eccetto uno presentato dal consigliere Sanna che, in ragione del prendere atto dell’impossibilità di intraprendere con l’amministrazione ed il resto della maggioranza un dialogo costruttivo, ha manifestato di prendere le distanze dai consiglieri comunali e dalla giunta. Il consigliere Sanna ha dichiarato che, preso atto della distanza con gli altri consiglieri di maggioranza, si riserva di assumere le più opportune determinazioni politiche. Alla fine​ il regolamento è passato con 6 voti favorevoli (Indriolo,​ Zingales, Ortoleva e Zingale, Armeli e Barone)​ e 5 contrari (i consiglieri Puleo Vitale, Starvaggi, Alascia e Sanna).

Inoltre il consigliere Vitale ha rilevato che per la votazione favorevole del regolamento fosse stato determinante il voto del consigliere Indriolo anche se lo stesso avesse partecipato all’iter di formazione del regolamento nel ruolo di tecnico, prima che fosse consigliere comunale, e pertanto è stata posta​ la questione se,​ per ragioni di opportunità e politiche, avrebbe dovuto astenersi, se non potesse o meno ravvisarsi un possibile conflitto di interesse.

Il consigliere Indriolo, dopo avere dichiarato di non ravvisare alcuna necessità di astenersi, si è determinato partecipando alla votazione ed espresso voto favorevole. Il​ consigliere Puleo ha dichiarato di volere​ inviare gli atti alla Procura della Repubblica e all’ispettorato tecnico urbanistico e inoltre ha preannunciato la presentazione del​ ricorso al TAR, ritenendo il regolamento pericoloso e che avrebbe potuto rappresentare “l’ennesimo sacco della città , la cessione per come regolamentata, potrebbe dare luogo a​ “variante mascherata” che non rispetta le linee guida dettate dalla sentenza della Corte dei Conti e dei pareri e circolari regionali per questo motivo si è consumato oggi in aula in tutela della città”.

“Anche quest’anno – afferma l’assessore al bilancio Antonio Scurria – abbiamo dato un segnale forte di vicinanza e di sostegno alle attività santagatesi, riducendo in maniera più che significativa la tariffa”.

“Finalmente dopo un iter complesso il consiglio ha approvato il regolamento voluto fortemente dall’amministrazione che ha sempre ritenuto importante disciplinare questa complessa materia – commenta l’assessore ai lavori pubblici Achille Befumo . Un regolamento che semplificherà l’iter amministrativo per tecnici ed operatori del settore. E si spera possa incentivare l’attività edilizia soprattutto in questo periodo di pandemia e di restrizioni. L’edilizia è il volano economico del nostro territorio. È un grande risultato ed è la prima volta che il comune di Sant’Agata di Militello adotta questo strumento”. 

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