Sant’Agata, approvato Bilancio e Piano Opere pubbliche: salvo il Consiglio

di Teresa Frusteri
19/12/2021

Il Consiglio comunale di Sant’Agata Militello è salvo, non sarà dichiarato decaduto. I consiglieri comunali santagatesi infatti hanno approvato, nella seduta svoltasi ieri al Castello Gallego, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche e il Bilancio di Previsione 2021/23. Il rischio decadenza è stato scongiurato dunque. L’ipotesi era stata avanzata dal commissario ad acta della Regione Giovanni Cocco che aveva diffidato proprio l’organo legislativo ad approvare l’atto entro il 27 dicembre, pena appunto la decadenza. La diffida era stata al centro della polemica già prima della seduta con uno scontro tra il commissario e il consigliere di minoranza Giuseppe Puleo.

La seduta, alla presenza del sindaco Bruno Mancuso, dell’intera Giunta, e di tutti i consiglieri, è stata infuocata. Il consigliere di opposizione Antonio Vitale ha contestato la convocazione d’urgenza del Consiglio voluta dal presidente Andrea Barone. “Non c’erano i presupposti – ha affermato Vitale – e si sapeva a priori che oggi sarebbero mancati due consiglieri di minoranza: il consigliere Puleo, che aveva programmato un viaggio all’estero, e la consigliera Starvaggi, che sarebbe stata assente per motivi di salute. Un vera e propria imboscata che ha costretto gli stessi a rientrare a Sant’Agata per la seduta”. Anche il capogruppo di “Un’altra Sant’Agata”, Salvatore Sanna, ha criticato duramente la presidenza Barone stigmatizzando il fatto che sia stata convocata l’Aula sapendo dell’assenza dei due esponenti della minoranza e per tale ragione ha definito Barone “un presidente non super partes e così sarà ricordato per questa convocazione”. Il presidente Barone ha replicato a Sanna: “Io non devo convincere lei, ho sempre operato nel rispetto delle regole e tutti posso confermare quello che sto sostenendo”.

Piano Triennale delle Opere Pubbliche: dibattito e voto

Succesivamente si è discusso del primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Il consigliere Starvaggi, insieme al gruppo di minoranza, ha presentato un emendamento per stralciare dal programma la privatizzazione delle cimitero. Puleo si è appellato ai colleghi invitandoli a votare a favore. “L’amministrazione comunale – ha detto – ha ritenuto di presentare lo stesso piano senza lo stralcio e cercando in tutti i modi di fare cadere il Consiglio comunale. Se infatti non verrà approvato l’atto finiremo in una sorta di trappola: noi decadiamo e loro restano da soli ad amministrare la città, potendo così iniziare a portare avanti soltanto iniziative ed interessi particolari”.

Ma l’appello del consigliere di opposizione non viene accolto. Infatti l’emendamento Starvaggi viene bocciato con 8 voti contrari (Indriolo, Barone, Ortoleva, Zingale, Armeli, Zingales, Reitano e Maniaci) e 8 voti a favore (Puleo, Starvaggi, Brancatelli, Sanna, Vitale, Recupero, Alascia e Franchina). Un pareggio che fa esultare la maggioranza e l’amministrazione.

Il Piano alla fine vede l’approvazione dopo le dichiarazioni di Puleo e Vitale: “C’è un paese in totale abbandono e ad oggi non è stata realizzata nessuna opera pubblica”, la presa di posizione dell’indipendente Melinda Recupero che annuncia il suo voto contrario e la difesa del progetto da parte dei due consiglieri di maggioranza Laura Reitano e Salvatore Ortoleva che hanno ricordato che la “privatizzazione del cimitero fosse all’intero del programma elettorale del sindaco Mancuso”. A quel punto la consigliera Starvaggi ha annunciato l’abbondono dell’Aula (LEGGI QUI LA NOTA): “Sono stati lesi i miie diritti costituzionali. Valuterò se rivolgermi alla legge” contestando fortemente il modus operandi dell’amministrazione, la convocazione d’urgenza del Consiglio e la diffida del commissario. Per solidarietà con la collega anche il consigliere Vitale ha abbandonato la seduta. Alla fine il Piano ha avuto il via libera con i voti dei consiglieri di maggioranza mentre si sono espressi contro Puleo, Recupero, Brancatelli, Sanna, Alascia e Franchina.

Il Bilancio di previsione 2021/23

Ultimo punto il Bilancio. L’assessore Antonio Scurria ha illustrato la proposta elencando una serie di iniziative che sta portando avanti mettendo in evidenza l’attenzione sul fatto che l’amministrazione quest’anno ha risparmiato 150 mila euro di anticipazione di cassa e che si stanno predisponendo dei mutui per il pagamento dei debiti fuori bilancio. Dopo l’intervento di Scurria, Puleo ha abbandonato l’Aula. In seguito il Presidente Barone ha esposto gli undici emendamenti presentati dal gruppo indipendente “Un’altra Sant’Agata”, tutti però rigettati dalla maggioranza. A quel punto anche la consigliera Monica Brancatelli ha lasciato la seduta, ritirando di fatto anche gli emendamenti dell’opposizione. Alla fine il Bilancio è stato approvato votato con 8 voti favorevoli (la maggioranza compatta) e il voto contrario della consigliera Recupero mentre Sanna, Alascia e Franchina sono usciti dall’Aula.

L’esito di questo Consiglio alla fine, con diverse sfumature, fa esultare tutti. L’amministrazione Mancuso e la maggioranza incassano i due atti approvati mentre l’opposizione e gli indipendenti evitano la decadenza dell’Aula.

Il commento dell’assessore Antonio Scurria

Con una nota stampa l’assessore al Bilancio Antonio Scurria dichiara: “L’approvazione del bilancio di previsione consentirà, finalmente, lo sblocco di ingenti risorse finanziarie destinate ad importanti servizi sociali (fondo povertà e disabilità), investimenti, manutenzioni sui servizi a rete, pagamento di debiti fuori bilancio. I prossimi giorni saranno determinanti per riuscire ad impegnare tutti i fondi entro la fine dell’anno, grazie anche all’immediata esecutività della delibera concessa, con senso di responsabilità, dai consiglieri presenti in aula”.

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