“Assolto perché il fatto non sussiste”. Con questa motivazione il Tribunale di Patti, ha prosciolto, in primo grado, il custode del cimitero di Sant’Agata di Militello, un 68enne residente a Torrenova, dall’accusa di reiterata violenza e minaccia molesta a carico di una signora di 55 anni, residente a Sant’Agata di Militello. L’uomo, nel giugno del 2021, era stato arrestato e posto ai domiciliari per stalking e violenza sessuale.
Secondo l’accusa, che chiedeva per l’imputato 8 anni di reclusione, la condotta persecutoria si concretizzava nel seguire la donna, vedova, al cimitero, dove l’uomo svolge la funzione di custode, la quale si recava a portare i fiori nella tomba del defunto marito. Dalle indagini dei poliziotti del Commissariato di Sant’Agata di Militello era emerso che l’impiegato comunale sistematicamente avvicinava la malcapitata ogni qualvolta la stessa metteva piede al cimitero e approfittando dei momenti in cui non vi erano altre persone, la molestava con frasi volgari, inseguendola durante tutto il percorso, cagionandole, oltretutto, un grave stato d’ansia e paura che ingenerava nella stessa un fondato timore per la propria incolumità.
La donna – secondo gli inquirenti che hanno condotto le indagini – era addirittura costretta a ridurre le visite o andare in momenti in cui il dipendente era assente dal turno. Le molestie e le insistenze dell’indagato sono arrivate al punto che, durante una delle visite al cimitero, la vittima veniva minacciava di morte. Inoltre, in un’altra circostanza – sempre secondo l’accusa – lo stalker la inseguiva e la bloccava in una zona isolata, palpeggiandola.
All’esito dell’udienza del 1 dicembre, con la sentenza pronunciata da presidente Ugo Scavuzzo, a latere dott.sse Eleonora Vona e Giovanna Ceccon, è arrivata l’assoluzione dell’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Pruiti, per il quale l’organo giudicante dichiara la cessazione dell’efficacia della misura cautelare in atto e l’immediata scarcerazione.